Vergari alza le barricate: «No alla chiusura della caserma. Gli altri sindaci sono con me» Pronto un documento per il Viminale

SANTA VITTORIA IN MATENANO sull'ipotesi di chiusura della caserma in paese. «Assumere più personale, non toglierlo dalle nostre zone».L’ipotesi per il borgo fermano sarebbe quella di veder dislocati in altri Comuni come, per esempio. Servigliano e Amandola, i quattro carabinieri ora in forze sul posto. Figure che nel tempo si sono occupate anche della sicurezza di altre tre realtà: Montelparo, Smerillo e Montefalcone Appennino.

15 Gennaio 2024 - Ore 18:48

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Fabrizio Vergari

di Silvia Ilari

Santa Vittoria in Matenano, il sindaco Vergari alza le barricate: «No alla chiusura della caserma. Gli altri sindaci sono con me»
Un documento con le firme dei primi cittadini dell’entroterra fermano è pressoché pronto e destinato al Ministero degli Interni e agli uffici dei Comandi regionali e provinciali dell’Arma dei Carabinieri.

«La caserma è qui da quando ne ho memoria». Ne parla come di una presenza imprescindibile per la collettività Fabrizio Vergari, sindaco di Santa Vittoria in Matenano. Ciò che teme è un effetto domino: «Tra i cittadini c’è sconforto, tolgono servizi uno dietro l’altro, l’anno scorso ha chiuso la banca, ora la caserma». Il pomo della discordia? L’ipotesi di riordino della presenza dei carabinieri nel Fermano.
L’ipotesi per il borgo fermano sarebbe quella di veder dislocati in altri Comuni come, per esempio. Servigliano e Amandola, i quattro carabinieri ora in forze sul posto. Figure che nel tempo si sono occupate anche della sicurezza di altre tre realtà: Montelparo, Smerillo e Montefalcone Appennino.
Vergari, però, ha deciso di non starsene con le mani in mano e ha preparato un documento, che i sindaci dell’entroterra stanno firmando, da inviare al Ministero degli Interni, al Comando regionale dell’Arma dei Carabinieri, così come a quello provinciale.

In questo modo vogliono sottolineare il loro dissenso nei confronti del previsto riassetto delle caserme, così anche da avere maggior personale da impiegare nelle località costiere. «Tutti sono contrari, mi hanno garantito il loro sostegno» spiega. Nel documento in essere, Vergari sottolinea che «se non si dimostra da parte delle Istituzioni pubbliche sensibilità verso le aree interne e soprattutto montane, salvaguardando i pochi servizi ancora presenti sul territorio, si sortisce l’effetto di un sempre maggiore spopolamento verso i centri costieri. È chiaro che i centri più popolosi presentano, sotto l’aspetto della sicurezza pubblica, maggiori criticità e quindi richiedono maggiori attenzioni e risorse economiche (…) ma ciò non deve avvenire a discapito delle zone interne, già notevolmente penalizzate (…). Il governo di un territorio non può essere basato sempre su dati numerici». Che cosa significherebbe per Santa Vittoria in Matenano la chiusura? «Significherebbe perdere quel controllo sul territorio che c’è stato negli anni. Se ci sono stati pochi reati, è proprio per la presenza dei carabinieri, grazie al loro presidio. Faccio presente che questi quattro Comuni coprono un territorio di più di 50 km quadrati, Porto Sant’Elpidio ne ha 18. Immaginiamo cosa vuol dire togliere il controllo in un’area così vasta, dove la popolazione è anziana». Maggiore esposizione al pericolo per questa fascia? «Assolutamente. Si pensi che ci sono persone che vivono sole in campagna, sperdute. Se non c’è più alcun controllo sul territorio, sono in balia di malintenzionati». Dunque quale sarebbe la soluzione? «Sicuramente assumere più personale, non toglierlo dalle nostre zone».

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