«Risorse, professionalità e competenze, il tutto partendo dalle sinergie e dall’identità». Il vice presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Alessandro Somaschini, ha chiuso così l’incontro organizzato dai Giovani Imprenditori di Fermo e Macerata sul tema del ‘Distretto calzaturiero-potenzialità e sinergie per l’internazionalizzazione”.
Il Gigli di Porto Sant’Elpidio ha ospitato il convegno che ha visto protagonisti imprese, politica e università. Dopo i saluti del sindaco Massimiliano Ciarpella e del presidente di Confindustria Fermo Fabrizio Luciani, i presidenti delle due territoriali, Gianni Gallucci e Alessio Castricini, sono entrati nel tema.
«L’Italia è ricca di distretti, ma quello marchigiano è particolare, è il più grande distretto al mondo per la produzione di scarpe di lusso. Diventa quindi fondamentale parlare con una voce sola e soprattutto pianificare strategie per il territorio. All’estero ci conoscono come lo shoes district, valorizziamoci» introduce Gallucci.
«Siamo i migliori in Italia e in Europa nella produzione di calzature, facciamo squadra. Siamo un unicum grazie alla filiera produttiva completa, dalla concia agli accessori. Dobbiamo crescere come immagine, fare marketing e brandizzare questa forza» aggiunge Castricini.
A rafforzare le convinzioni dei Giovani Imprenditori ci ha pensato Donato Iacobucci, docente di Economia dell’Università Politecnica delle Marche che ha fotografato il presente e dato spunti per il futuro. «Questa è una zona ad alta specializzazione che sta vivendo un ridimensionamento fisiologico, ma che è trainata dalla vivacità degli imprenditori. Il distretto porta dei vantaggi: la filiera, il mercato del lavoro specifico, l’innovazione e la diffusione di conoscenza. Ma con sé ha anche dei limiti: il primo è legato ai tempi del cambiamento, gli imprenditori sono bravi a migliorare durante il lavoro, ma hanno più difficoltà a cambiare passo, a fare quel salto veloce come richiedono ad esempio il digitale e la sostenibilità; il secondo è la dimensione delle aziende che limita gli investimenti in ricerca e sviluppo».
Andrea Maria Antonini, assessore regionale allo Sviluppo Economico e internazionalizzazione, ha ascoltato a lungo prima di intervenire: «I giovani sono la forza innovativa. In Italia c’è una tendenza all’aggregazione anche per accrescere le competenze, che sono l’elemento necessario per restare competitivi. Noi siamo qui per accompagnare al meglio le imprese, è con i nostro compito. Lo facciamo con i bandi che stiamo condividendo e anche per questo funzionano , basti pensare che l’ultimo , da 45 milioni sulla ricerca , ha avuto richieste per 110 milioni. A breve uscirà il nuovo bando sull’internazionalizzazione e vi assicuro il mio impegno con il Governo per risolvere la questione del credito d’imposta».
Prima delle conclusioni di Somaschini, la tavola rotonda con i presidenti delle sezioni calzature e accessori di Fermo e Macerata: Valentino Fenni, Matteo Piervincenzi ed Elisabetta Pieragostini. Il ruolo delle fiere, la sostenibilità, la Gen z sono stati alcuni dei temi trattati.
«Tutti sappiamo – hanno ribadito – quanto sia importante valorizzare il capitale umano e rendere le imprese sostenibili sotto più aspetti: sociale, economico e di prodotto. È importante muoversi insieme tra territoriali, perché il salto culturale deve essere collettivo. Poi sappiamo che ci sono punti fermi imprescindibili, come le fiere, che ci vedono protagonisti e che rappresentano il canale fondamentale, e come il miglioramento dei rapporti con le griffe che nel nostro distretto hanno ritrovato la qualità che solo i nostri artigiani sanno garantire».
Il convegno si è chiuso con l’intervento di Somaschini, vicepresidente nazionale dei Giovani, che ha ringraziato Gallucci e Castricini per l’iniziativa promettendo di tornare nei prossimi mesi per proseguire il percorso di costruzione di una filiera che può dare alle Marche ancora più forza nel mercato nazionale e internazionale.
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