Il venerdì prima di Natale, il sindaco Pietro Cesetti ha sottoscritto a Osimo, l’atto pubblico di cessione dell’Azienda Elettrica Comunale alla Dea SpA Distribuzione Elettrica Adriatica, società che aveva effettuato l’offerta pubblica di acquisto per l’importo di 912.000 euro equivalente al valore di stima effettuata dalla Società Energy Advisors di Roma, consulente già da molti anni del Comune.
«Dopo due aste pubbliche andate deserte – ricorda il sindaco Pietro Cesetti – si è proseguito invitando le imprese che avevano comunque manifestato un interesse chiedendo l’accesso agli atti. Anche per quest’ultima procedura a trattativa privata era stata appositamente incaricata la Sua Stazione Unica Appaltante della Provincia di Fermo, la quale ne aveva accertato la regolarità e l’efficacia».
«Un iter lungo e complicato per i tanti provvedimenti ed autorizzazioni amministrative, iniziato nel giugno del 2020 quando il Consiglio Comunale aveva deliberato l’indirizzo di procedere alla vendita, evidenziando all’allora Mise, attualmente Mase Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la grave situazione di carenza di risorse umane oltreché finanziarie e – aggiunge il primo cittadino – l’impossibilità per un piccolo Comune come Magliano di poter gestire una azienda elettrica comunale senza che nessuno mai in precedenza abbia provveduto almeno a costituire una società esterna partecipata, con personale specializzato e dedicato esclusivamente a tali mansioni. Inoltre negli ultimi anni con l’avvento dell’Arera, l’autorità di controllo, si sono moltiplicati gli impegni con circolari e statistiche e verifiche che hanno intasato gli uffici comunali, distraendoli dalle “normali” incombenze. Da tener conto poi che ultimamente c’è stato un incremento notevole di richieste di allaccio per impianti fotovoltaici, sia da parte di imprese che famiglie, aggiungendo un carico di lavoro insostenibile. Infine, ma non da ultimo, nel 2030, vale a dire tra sei anni, il valore complessivo si sarebbe azzerato, a seguito del Decreto Bersani. Pertanto sono serviti coraggio, competenza e lungimiranza per tale decisione della giunta ed amministrazione comunale portata a termine perfettamente come era stata pensata, dopo aver dato ascolto a tutti i consulenti e tecnici a differenza dei sindaci precedenti che – incalza Cesetti – pur avendone avuto la possibilità e l’opportunità, non lo hanno fatto. Possiamo senz’altro dire un fine anno con il botto (ovviamente senza armi). A nulla sono valse pertanto le varie interrogazioni consiliari ed esposti alla Pretura, Anac ecc. da parte della capogruppo di minoranza ed ex sindaca, dove – conclude il sindaco nella sua nota – aveva esternato ai quattro venti insinuazioni riguardo a presunti conflitti di interesse, rischiando di far perdere tale importante introito a Magliano ed ai maglianesi, oltre al contributo a fondo perduto del Pnrr concesso nel frattempo, durante le aste pubbliche, al riguardo la Resilienza delle Reti Elettriche e per un importo di 1.264.000 euro che verrà investito nel territorio comunale. Strano modo di far politica per distruggere anziché costruire. Una “Solidarietà per Magliano” al contrario».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati