Nel 2023 nelle Marche, secondo i dati del Ministero dell’Interno, elaborati dal Centro Studi Cna, le denunce per truffe e frodi informatiche sono state 6.192 di cui 1.821 nella provincia di Ancona e 1.370 in quella di Pesaro e Urbino. Seguono Macerata con 1.340 denunce, Fermo con 835 casi e Ascoli Piceno con 818. Il 76,9 per cento dei cittadini lo scorso anno ha subito un tentativo di frode.
E così arriva la richiesta del segretario di Cna Marche, Moreno Bordoni, e del presidente di Cna Pensionati Marche Giancarlo Sperindio: «La Regione finanzi gli sportelli antitruffa previsti dalla legge regionale del 25 settembre 2023». Per Bordoni e Sperindio, infatti, «la nuova legge prevede una spesa di soli 10 mila euro per il 2024 e per il 2025, assolutamente inadeguata per attuare le finalità che si propone».
«Di fronte al fenomeno dilagante delle truffe e dei raggiri informatici, la Regione finanzi in modo adeguato la nuova legge, approvata all’unanimità il 25 settembre 2023, che prevede la promozione e l’istituzione di sportelli antitruffa per gli anziani vittime di reati contro il patrimonio mediante frode». La richiesta è stata avanzata da Cna Marche e Cna Pensionati Marche a Pesaro, in occasione dell’iniziativa contro le truffe organizzata in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri.
«La legge regionale – precisano Moreno Bordoni e Giancarlo Sperindio nel corso di un convegno organizzato a Pesaro da Cna Marche e Pensionati – oltre agli sportelli antitruffa, riconosce l’alto valore sociale dell’anziano e istituisce la Giornata Regionale dell’anziano, fissata per il 2 ottobre di ogni anno. Inoltre ogni mese di ottobre la Regione promuove iniziative volte alla prevenzione e al contrasto dei reati che colpiscono la popolazione anziani, con riferimento ai reati contro il patrimonio mediante frode, sensibilizzando anche gli enti locali a realizzare attività formative, informative e culturali sul territorio. Iniziativa sicuramente lodevole. Ma per l’attuazione della legge è autorizzata la spesa massima di 10 mila euro per il 2024 e altrettanti per il 2025. Stanziamenti assolutamente inadeguati per le finalità che si prefigge la legge. Per questo chiediamo che la Regione aumenti la dotazione finanziaria in modo consistente, per rendere effettivi gli intervisti previsti».
Un reato in crescita, quello delle truffe e frodi informatiche. Nel mirino possono finirci tutti i cittadini, soprattutto anziani, soggetti soli e fragili. Nel 2023 nelle Marche, secondo i dati del Ministero dell’Interno, elaborati dal Centro Studi Cna, le denunce per truffe e frodi informatiche sono state 6.192 di cui 1.821 nella provincia di Ancona e 1.370 in quella di Pesaro e Urbino. Seguono Macerata con 1.340 denunce, Fermo con 835 casi e Ascoli Piceno con 818. Una media di 17 persone al giorno che si rivolgono alle forze dell’ordine dopo aver visto i loro conti correnti svuotati con l’inganno o i loro risparmi sottratti con vari artifici e trucchi da truffatori professionisti che si introducono in casa con i più svariati pretesti (controllo della pensione, dei contratti di energia, dei contatori; dell’impianto elettrico della caldaia, etc.), o agiscono per via telefonica o telematica, carpendo dati personali o identità digitali tramite false mail, messaggi o telefonate del proprio istituto bancario o di altre società.
Secondo un recente sondaggio, nell’ultimo anno, il 76,9 per cento dei cittadini si è imbattuto in almeno un tentativo di truffa. E in tanti, complici la distrazione o la buona fede ci cascano.
«Le persone truffate – affermano Bordoni e Sperindio – sono almeno il doppio di coloro che presentano la denuncia. In molti anziani prevale la vergogna per essersi lasciati ingannare e nascondono la frode persino ai familiari. Invece non bisogna vergognarsi e ci si deve rivolgersi sempre alle forze dell’ordine. Non solo per denunciare la truffa subita ma anche per segnalare i semplici tentativi di frode o raggiro. Le segnalazioni servono alle forze dell’ordine per mappare il territorio e porre in essere le necessarie attività di prevenzione e investigazione. Serve una capillare campagna di informazione e di prevenzione da parte delle istituzioni pubbliche e delle forze sociali per addestrare gli anziani a riconoscere i truffatori e, al minimo dubbio, a chiamare familiari e forze dell’ordine».
Su questo argomento Cna Marche e Cna Pensionati organizzeranno eventi informativi in tutte le province delle Marche.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati