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A Fermo il congresso di Medicina Interna, il direttore Angelici: «Tema portante la real life. Il nuovo ospedale un’occasione da non perdere» (Videointerviste)

FERMO - I medici di tutta la Regione si sono ritrovati oggi (il congresso si chiuderà domani) all'Hotel Royal per l'importante appuntamento giunto all'undicesima edizione. Tra i temi trattati, le varie patologie e il rapporto ospedale/territorio. Il direttore Ast di Fermo, Roberto Grinta: «La formazione uno strumento importante per l'azienda». Il direttore della Uoc di Medicina interna del Murri, Stefano Angelici: «Quest'anno parliamo della real life, delle tematiche legate alla popolazione, del ricovero e delle problematiche che incontrano i medici»
Le videointerviste al Congresso di Medicina Interna

Stefano Angelici

di Matteo Malaspina (foto e video Simone Corazza)

Dalle malattie vascolari a quelle polmonari, dall’artirite alle patologie del cuore. Sono alcuni temi dell‘undicesimo Congresso di Medicina Interna dell’Ast fermana in programma oggi e domani a Fermo nella sala convegni dell’Hotel Royal. Un appuntamento annuale dove i professionisti di tutta la Regione si ritrovano per fare il punto sullo stato dell’arte di quelli che sono i trattamenti e la diagnostica nell’affrontare le varie patologie.

«Quest’anno parliamo della real life, delle tematiche legate alla popolazione, del ricovero e delle problematiche che incontrano i medici – rimarca Stefano Angelici, direttore Uoc Medicina interna dell’ospedale ”Murri” di Fermo e responsabile scientifico del congresso insieme alle dottoresse Giuseppina Bitti e la dottoressa Antonella Farina – Un’occasione per confrontarci, avere un connubio tra noi professionisti e condividere i percorsi».

Roberto Grinta

«Vorrei ricordare l’importanza della formazione, uno strumento fondamentale per l’azienda sanitaria territoriale – aggiunge il direttore generale dell’Ast di Fermo, Roberto Grinta ringraziando Stefano Angelici per l’organizzazione – Puntiamo molto su questo meccanismo operativo che deve garantire un aumento della qualità e dell’intensità dei nostri professionisti nel territorio».

Tra i responsabili scientifici ci sono, si diceva, anche la dottoressa Giuseppina Bitti e la dottoressa Antonella Farina che spiegano come è strutturato l’appuntamento: «La medicina interna abbraccia molte branche e il congresso è strutturato in modo tale da affrontare nel dettaglio le varie argomentazioni. Questo nostro congresso ci permette non solo di relazionarci con il territorio ma con tutti gli specialisti che all’interno della nostra Regione sono i referenti di queste patologie».

Antonella Farina

Una delle sessioni dell’incontro riguarda il link ospedale/territorio, un modo per «sottolineare il legame che c’è e l’importanza dello scambio tra i medici di medicina generale e medici ospedalieri» ricorda la dottoressa Bitti. In un mutamento demografico, epidemiologico e socio-economico, i servizi sanitari sono chiamati oggi a fronteggiare uno scenario complesso. L’invecchiamento della popolazione, l’incremento delle patologie croniche, l’incessante evoluzione tecnologica, l’aumento dei bisogni e delle aspettative dei pazienti, la grave carenza medica, sono solo alcune delle sfide che devono essere affrontate sotto il vincolo stringente della scarsezza di risorse disponibili. È evidente che il sistema si muove verso un lento quanto inesorabile cambio dell’assistenza, nella chiara direzione della deospedalizzazione, a favore di percorsi territoriali e domiciliari più aderenti a setting assistenziali appropriati.

Giuseppina Bitti

Ed è proprio su questo tipo di approccio che si sta muovendo la direzione dell’Ast fermana: «Dobbiamo iniziare a costruire tutta la progettazione del Pnrr che prevede le Case di Comunità. Stiamo lavorando per fare un’operazione ospedale/territorio molto precisa – aggiunge il direttore Grinta – L’idea è iniziare a costruire un percorso come già abbiamo fatto con la Casa della Salute a Sant’Elpidio a Mare».

Non poteva mancare un passaggio sul nuovo ospedale a Campiglione che entro il 2025 verrà alla luce e sarà uno snodo importante per la sanità fermana. «È un’opportunità, un traguardo e un’occasione da non perdere. Il passaggio tra ospedale e ospedale sarà una tappa importante ma ci troverà pronti – spiega Angelici -. Siamo felici che sia tornato il dottor Grinta perché abbiamo la netta sensazione che è una persona che si spende, che ci mette la faccia e ci è sempre molto vicina». Tra i presenti, il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, il presidente della Provincia, Michele Ortenzi, il consigliere regionale Andrea Putzu e, per l’Ast, oltre al direttore generale, Roberto Grinta, anche quello sanitario, Simona Bianchi, e quello del Governo e Rischio clinico, Andrea Vesprini.

(spazio promo-redazionale)

 

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