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Taglio del nastro per la nuova palestra di Monterubbiano. Marziali: «Consegnata alle generazioni future» (Video)

MONTERUBBIANO - Il nuovo spazio è costato più di un milione di euro. Si conclude un lungo percorso iniziato con l'amministrazione Pagliarini, portato avanti dall'amministrazione Mircoli e concluso con l'attuale amministrazione Marziali
Inaugurazione palestra a Monterubbiano

di Serena Murri

«Oggi consegniamo la nuova palestra di Monterubbiano alle generazioni future» l’annuncio della sindaca di Monterubbiano, Meri Marziali. Festa, oggi a Rubbianello, dove questa mattina alla presenza di tutte le autorità civili e militari e di una buona parte della cittadinanza è stato inaugurato il nuovo spazio costato più di un milione di euro. Un taglio del nastro, tra i più sofferti in Valdaso, dato che la costruzione ha subito diversi stop e contenziosi che oggi la comunità può lasciarsi alle spalle. Si conclude un lungo percorso iniziato con l’amministrazione Pagliarini, portato avanti dall’amministrazione Mircoli e concluso con l’attuale amministrazione Marziali. La nuova struttura che a breve verrà data in gestione ad una delle associazioni locali, accoglierà oltre alle discipline di volley e calcio, anche gli alunni delle scuole locali, con l’auspicio di diventare punto di riferimento per le attività sportive della Valle dell’Aso.

A dare il via alle celebrazioni, la musica della banda La Cusopoli di Monterubbiano, alla quale è seguito il taglio del nastro e poi la benedizione dell’arcivescovo, Rocco Pennacchio: «Il Signore ci dà le energie per servirlo con gioia, anche nel tempo libero, per distendere lo spirito ed esercitare il corpo, cosa gradita a Lui. Rinvigoriti recuperiamo maggiore armonia con il Creato e il Creatore». Il Vescovo ha tenuto a precisare che la realizzazione della struttura «è stato un percorso accidentato ma con l’interazione tra pubblico e privato, ovvero la parrocchia che ha permesso che si realizzasse su questo terreno. È possibile trovare un accordo quando si guarda al bene comune. I beni non servono se non sono messi a servizio degli altri. Inaugurare una palestra significa avere un luogo dove si vive in fraternità e ci si confronta gli uni con gli altri, attraverso lo sport».

Orgoglio per la sindaca, Meri Marziali che è così intervenuta: «Costruire è un verbo bellissimo ma richiede tempo, cuore e passione. Oggi restituiamo alla comunità di Monterubbiano quanto realizzato giorno dopo giorno, frutto non solo del lavoro della nostra amministrazione ma anche di chi ci ha preceduto. Ogni amministrazione costruisce progetti che hanno un respiro più lungo e un orizzonte temporale che va al di là del proprio mandato. Restituiamo alla comunità e consegniamo alle future generazioni quella che all’inizio del nostro mandato, era solo un punto del nostro programma amministrativo. Abbiamo affrontato la complessità dei problemi che in questi anni ne avevano bloccato il completamento. Una società cresce e diventa grande quando gli anziani piantano alberi alla cui ombra sanno che non si potranno mai sedere».

Fondamentale il supporto della Regione, era presente il consigliere Andrea Putzu che portava i saluti del commissario Guido Castelli ed ha commentato «Si aggiunge un altro tassello importante per la Valdaso, dopo il ponte di Rubbianello. L’amministrazione è stata capace di chiudere una controversia importante. Vi ringrazio per essere riusciti a trovare un accordo con il credito sportivo e aver dato a questa comunità una struttura accogliente per giovani e meno giovani».

Il presidente della Provincia, Michele Ortenzi: «Credo molto nel valore dello sport non soltanto come benessere fisico ma anche come luogo di aggregazione e condivisione. Solo i sindaci sanno quanto sia difficile arrivare a tagliare un nastro. Alle associazioni che lo gestiranno dico: fatelo come se fosse casa vostra»

Il presidente del Coni Marche, Fabio Luna è intervenuto dicendo che «attraverso questi luoghi cresceranno ragazzi che un domani vivranno il paese con i valori che lo sport insegna. Quando i genitori affidano ad una società sportiva i loro figli, affidano il bene più prezioso che hanno per questo l’impegno del Coni Marche è quello avere strutture sicure e a norma».

Per l’occasione era presente anche l’Onorevole Irene Manzi che ha parlato di «lavoro di comunità nel lavorare a questo progetto che si riconsegna alle nuove generazioni. Servono luoghi di aggregazione per la condivisione di momenti legati all’attività sportiva, per cementare le relazioni tra le generazioni che guardino oltre il presente in cui siamo immersi».


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