di Alessandro Luzi
La protesta degli agricoltori dilaga in tutta Europa e il Fermano non è esente. Infatti si sono dati appuntamento domani alle 8 a Santa Maria a Mare e saranno lì a manifestare fino alle 20. Sono previsti oltre cento trattori che sfileranno sulla Ss16, sia verso nord che verso sud, il tutto già sul tavolo della prefettura di Fermo che si è attivata in tempo per valutare e monitorare l’evento. Seppur la protesta è nei confronti dell’Ue, i manifestanti chiedevano alla politica locale di farsi portavoce delle loro istanze.
Nel Fermano a parlare è stato il sindaco di Fermo e vicepresidente di Provincia, Paolo Calcinaro: «E’ un’agitazione, anche piuttosto sentita, che coinvolge gran parte d’Europa. Evidentemente c’è qualcosa che non va. Quando così tante persone scendono in strada e nelle piazze a protestare non lo fanno per nulla. L’agricoltura è uno dei settori trainanti del nostro territorio ma anche di tutto il Paese. Dispiace quando ci sono queste difficoltà, anche perchè così è a rischio di estinzione. In un mondo in cui tutti guardano al digitale c’è il pericolo di perdere anche questo tipo di tradizione. Noi come amministrazione, abbiamo cercato in vari modi di tutelarla. Per esempio abbiamo sostenuto le filiere locali con prodotti a chilometro zero per le nostre mense». E poi entra nel merito della protesta di lunedì: «Sono convinto che il tutto rimarrà nel massimo della civiltà – afferma il primo cittadino -. Ci saranno dei disagi, altrimenti non sarebbe una manifestazione. Mi auguro solo che si risolveranno a stretto giro».
Ovviamente, in alcune fasce orarie, sono previsti rallentamenti consistenti al traffico in quanto i mezzi avranno un’andatura di circa 15 km/h e a Porto San Giorgio la carreggiata è molto stretta. Allo stesso tempo, però, è anche molto frequentata dagli automobilisti. In particolare nelle ore di punta per recarsi a lavoro o a scuola. Proprio per questo la polizia locale, con una nota arrivata in settimana, consiglia «di utilizzare strade alternative per limitare i disagi». Un avviso è arrivato anche dall’assessorato alla Viabilità del comune di Fermo per «informare che potrebbero verificarsi possibili rallentamenti al traffico veicolare sulla Ss16 nel tratto che va da Marina di Altidona fino all’imbocco per Capodarco. Pertanto, è consigliato l’utilizzo di strade alternative per limitare i disagi». Infatti i cortei interesseranno anche il territorio del capoluogo di Provincia. A sud potrebbero raggiungere la rotatoria di Marina di Altidona e a nord quella di Porto San Giorgio il cui Comune ha, infatti, fatto sapere che la manifestazione «si svilupperà su mezzi pesanti sulla Statale Adriatica nel corso della giornata, dal casello dell’A14 fino a Casabianca di Fermo. Sono quindi previsti rallentamenti al transito dei veicoli. In seguito alla riunione in Prefettura, la Polizia municipale consiglia di utilizzare strade alternative per limitare i disagi».
Comunque, a differenza di altri scioperi dove i disagi erano mal digeriti dai cittadini, stavolta il clima attorno alla manifestazione è diverso. Le lamentele sono praticamente assenti. Anzi, la protesta ha il vento a favore. Anche perché da un lato l’Europa fatica a dare risposte convincenti e il malumore inizia a diffondersi a macchia d’olio tra la popolazione. Dall’altro il settore agricolo è importante sia in Italia che nel Fermano e gli italiani sembrano ancora voler mantenere alta la qualità dei prodotti che si trovano sulla tavola. Stavolta Bruxelles ascolterà le grida di protesta provenienti dal basso? Non farlo sarebbe davvero miope se non masochistico. Certo è che però una spinta deve provenire anche dalle Regioni e dai governi centrali.
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