di Alessandro Luzi
Gli squilli dei clacson, il frastuono grave dei motori e le bandiere tricolori al vento durante la protesta dei trattori di ieri sono immagini ancora fresche. Probabilmente le vedremo ancora per un po’. Anzi, è quasi certezza. «Il riscontro della manifestazione è positivo ma per cambiare effettivamente la legislazione in materia dobbiamo continuare a farci sentire – afferma Riccardo Iezzi, un ragazzo dell’associazione Giovani trattoristi dei Sibillini -. Stiamo valutando, infatti, se organizzare dei presidi ad Ancona per farci ascoltare dalla Regione o andare direttamente a Roma. Siamo contenti del sostegno a questa protesta ma non basta. Vogliamo cambiare le normative riguardo il settore agricolo».
E’ stato sorprendente vedere i tanti automobilisti applaudire e incitare mentre sfilavano i trattori. Per non parlare dei tanti curiosi che sono scesi in strada per vedere cosa stesse accadendo e filmare l’avvenimento. Insomma, nessuno ha palesato il malcontento per la sfilata dei trattori. A proposito di supporto alla protesta, ieri nel piazzale di Santa Maria a Mare c’era anche il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro. «Si è dimostrato molto collaborativo e ha ascoltato le nostre richieste – racconta Iezzi -. Addirittura si è offerto di metterci in contatto direttamente con il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli. Sarebbe importante per richiamare l’attenzione del governo centrale e di Bruxelles. Intanto andiamo avanti con la nostra manifestazione del tutto pacifica. La nostra intenzione non è di bloccare le strade ma informare le persone sulle condizioni degli agricoltori, tra vincoli e paletti imposti dall’Ue che poi ricadono sui cittadini. Siamo scesi in strada per migliorare la nostra situazione».
Calcinaro oggi ha ribadito la vicinanza agli agricoltori: «Ieri pomeriggio sono riuscito a passare alla protesta a Marina Palmense. Senza foto, non servivano. Ma molti di loro mi hanno spiegato con il cuore in mano che sono stati ulteriormente schiacciati in questo periodo di caro prezzi che ha riguardato sia i costi di produzione sia i prezzi del prodotto alla vendita ma poco ha inciso sui ricavi di chi fa agricoltura direttamente. E una cosa mi ha colpito positivamente: la presenza di molti giovani che ancora credono in un settore che è stato, ed ancora è, la storia della nostra nazione ma anche del nostro territorio. Le mense comunali, laddove possibile, continueranno a privilegiare le nostre filiere: anche se le paste senza grani provenienti da fuori di certo sappiamo come sono fatte».
Poi il punto di Iezzi sul presidio di ieri: «Eravamo tra i 150 e i 200 mezzi quindi le stime sono state rispettate, se non addirittura superate. E’ uno sciopero molto sentito e questo mi rende felice». E visto l’atteggiamento di ieri, anche tanti cittadini sembrano aver compreso gli intenti della protesta. Intanto già tanti trattori stanno muovendo le ruote verso la capitale, non è esclusa dunque anche la presenza degli agricoltori del Fermano. Però prima cercheranno un contatto diretto con la giunta Acquaroli per capire quali sono gli umori a Palazzo Raffaello e se ci sarà il sostegno necessario.
La carica degli agricoltori, il corteo dei trattori in protesta visto dal cielo (Video e Foto)
«La Regione appoggi la nostra causa» La protesta dei trattori arriva anche nel Fermano
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