Chi si occupa della riabilitazione del pavimento pelvico lo sa: ogni paziente è un caso a sé ma in tutti i pazienti ci sono convinzioni limitanti o criticità da tenere in considerazione e gestire per la buona riuscita del trattamento. Tra le criticità che più frequentemente ci si trova a gestire ci sono la scarsa conoscenza e, quindi, lo scarso controllo dei muscoli del pavimento pelvico. E, proprio per gestire questa criticità, abbiamo a nostra disposizione il biofeedback. Ne parliamo con la fisioterapista Virginia Serpe, coordinatrice del centro Rialab di Montegiorgio, specializzata nel trattamento riabilitativo delle disfunzioni del pavimento pelvico.
Che cos’è esattamente il biofeedback?
«Si tratta di un dispositivo medico che, attraverso sonde specifiche ed elettrodi di superficie, rileva l’attività contrattile dei muscoli del pavimento pelvico e la mostra al paziente tramite stimoli visivi, quindi su monitor, o tramite stimoli uditivi. Il biofeedback, inoltre, permette la stimolazione dei muscoli del pavimento pelvico e di quelli che lavorano in sinergia con esso, con stimoli elettrici a intensità modulabile tenendo conto della sensibilità del paziente».
Quali benefici produce?
«I vantaggi dell’utilizzo del biofeedback sono molteplici. Nella fase iniziale del trattamento aiuta il paziente a prendere coscienza di come attiva i muscoli del suo pavimento pelvico, poi lo affianca in tutto il percorso riabilitativo permettendogli di incrementare la sua capacità di controllo muscolare. Nella fase più avanzata, inoltre, permette di migliorare la coordinazione tra pavimento pelvico, muscoli lombari e addominali. Un altro aspetto da tenere in considerazione è che permette al fisioterapista di raccogliere dei dati oggettivi sull’attività contrattile del pavimento pelvico, sia in fase valutativa che durante il percorso riabilitativo per monitorare i progressi del paziente».
Per che cosa è indicato?
«L’utilizzo del biofeedback è indicato per tutte quelle disfunzioni del pavimento pelvico che si caratterizzano per la presenza di alterazioni del tono muscolare in assenza però di danni del sistema nervoso centrale. Ne sono esempio alcune forme di incontinenza, urinarie e fecali, e il prolasso degli organi pelvici».
Il Centro Fisioterapico Rialab, diretto dal dott. Michele Del Bello, è a Montegiorgio in via Faleriense est 33. Per info: www.rialab.it
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