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Elezioni 2024, ricandidature a sindaco: Massucci dice stop, Gualtieri ci pensa

ELEZIONI - Il primo cittadino di Monsampietro Morico non ha ancora sciolto la riserva. Ha preso la sua decisione, invece, il sindaco di Monte Vidon Combatte che, però, sarà della partita come candidato consigliere

Il sindaco di Monsampietro Morico, Romina Gualtieri

di Serena Murri

Elezioni sulla Valdaso, alle urne anche Monsanpietro Morico e Monte Vidon Combatte. E se per il sindaco Gaetano Massucci è arrivato il tempo di appendere al chiodo la fascia tricolore, per la collega Romina Gualtieri, invece, sono giorni di riflessioni e valutazioni in vista delle prossime elezioni amministrative che si terranno a giugno.

Ritiene, infatti, di aver comunque raggiunto gli obiettivi prefissatisi, la sindaca di Monsampietro Morico, Romina Gualtieri che, però, non ha ancora sciolto la riserva. Per Gualtieri è tempo di riflessioni che in politichese potrebbe voler significare sondare il terreno alla ricerca di un possibile suo “erede” all’interno della maggioranza: «Puntavamo agli edifici da ricostruire per l’edilizia pubblica ma anche per le residenze private e siamo riusciti a raggiungere anche più degli obiettivi amministrativi del mandato. Il Pnrr – le parole del sindaco di Monsampietro Morico – ci ha consentito di effettuare interventi come quello dell’asilo nido e altri che in quasi 15 anni siamo riusciti a portare a termine con grande soddisfazione, realizzando molto più di quanto avremmo creduto. Auspico che se non io, altri, potranno portare avanti gli obiettivi per il paese, per una grande ricostruzione e implementazione di servizi per i cittadini con risorse concrete». Questo è l’obiettivo più importante per la Gualtieri che potrebbe ricandidarsi come pure lasciare il testimone e ci sarebbero buone probabilità che qualcuno all’interno della sua squadra attuale, voglia raccogliere proprio quel suo testimone ma per il momento non ci sono altre novità.

Il sindaco di Monte Vidon Combatte, Gaetano Massucci

Il sindaco uscente di Monte Vidon Combatte, Gaetano Massucci, invece, ha già preso la sua decisione: «Ho 66 anni, con un altro mandato dovrei arrivare a 71 anni, senza sapere se sarò ancora di grado di fare il sindaco – è stata la sua risposta alla domanda su una possibile ricandidatura – Il mio è un concetto di vita. Noi abbiamo fatto molto per il paese. Non penso di poter essere l’unico a poter fare del bene al Comune. Non abbandono, rimango comunque a disposizione per poter continuare a fare qualcosa ma magari con qualcun altro al timone. È giusto che ci pensi qualcuno più giovane di me. Io sono contrario a quelli che fanno i sindaci per 20 anni». Insomma candidato sindaco no ma consigliere sì.

Ci sono ancora tanti progetti iniziati e da portare a termine. Per il resto, se la candidatura rimanesse vuota, in extremis Massucci sarebbe anche disposto a sacrificarsi ma, in sostanza, non è quello che auspica. «Spero che dalla mia squadra si faccia avanti qualcuno -ha ammesso Massucci, anche se per il momento nessuno sembra avergli dato questa certezza – penso di poter fare tanto anche da consigliere. Per i piccoli paesi, serve molta buona volontà. Da sindaco, ho tenuto spesso la scala all’operaio».

Tanti i progetti iniziati in questi 5 anni, dalla riapertura del giardino della Palombara ai nuovi impianti sportivi con campi da padel, tennis e calcetto, all’internazionalizzazione della manifestazione della Lavandaso, il rinnovo di parte dell’illuminazione, l’installazione di fotovoltaico per scuola e impianti sportivi. Progetti che, come l’ampliamento e la messa in sicurezza del cimitero, in futuro avranno bisogno di essere ampliati. Fino al 2026, il paese beneficerà del bando per i Borghi Maestri con grandi possibilità per organizzare manifestazioni ed eventi culturali. In futuro, il paese sarà da rivitalizzare ulteriormente. Ci sono sempre più anziani e meno attività, bisognerà continuare a battersi per tenere l’ufficio postale aperto. «Occorre continuare a puntare sul turismo – ha ribadito Massucci – per essere attrattivi e rivitalizzare l’aspetto culturale ed enogastronomico. Ci stiamo lavorando già da qualche anno».


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