servizio di Antonietta Vitali
«Parlare delle comunità che io ho rappresentato per trentadue anni non è facile però è necessario perché sono stati propri gli abitanti di queste comunità, il loro modo di fare, a farmi capire che era qui dove dovevo restare».
La voce rotta dall’emozione e il discorso di congedo dall’Arma dei Carabinieri di Pio Zenobio Quarta, comandante della Stazione di Petritoli, dopo trentanove anni di onorato servizio, cominciato proprio con queste parole alla festa di saluto organizzata dal Comune di Petritoli, quest’oggi, per lui, presso la Sala Consiliare del Comune di Petritoli.
Un discorso andato a spasso nel tempo, a quella prima volta che prestò servizio a Petritoli durante le elezioni del 1992, quando, cioè, da giovane carabiniere partito soltanto sette anni prima da Monteroni di Lecce per arruolarsi nell’Arma, capì che questo era il territorio dove voleva rimanere.
Le comunità citate sono i Comuni di Petritoli, Monte Vidon Combatte, Monte Giberto, Ponzano di Fermo, che da lui sono state spiegate parlando di «un territorio a cui sono molto grato, prima di tutto perché mi ha permesso di crescere qui la mia famiglia. Che fosse un territorio che meritava l’ho capito subito, il mio impegno è stato immedesimarmi in questa gente, per dimostrare il meglio di me e dei miei collaboratori nei confronti della comunità. Ho trovato una popolazione animata da valori profondi, da una instancabile operosità, radicata nella famiglia, animata nel sociale, pronta a ripartire subito dopo qualsiasi calamità. Un lavoro che – ha tenuto a precisare – non avrei potuto svolgere come ho fatto se non avessi avuto l’appoggio della mia famiglia e dell’Arma che per noi Carabinieri rappresenta una seconda famiglia».
Il ringraziamento quindi da parte del comandante Quarta a sua moglie Grazia, ai suoi figli Andrea e Alessia con i loro rispettivi compagni di vita, agli Ufficiali dell’Arma e a tutti quelli che in questi anni hanno collaborato con lui.
Molte le attestazioni di stima ricevute, a partire dal sindaco di Petritoli Luca Pezzani che ha ricordato diversi momenti importanti e impegnativi vissuti insieme, ciascuno con la sua rispettiva carica istituzionale. «Dal terremoto del 2016, alla pandemia – le parole di Pezzani – ai tanti momenti belli e purtroppo anche brutti che si sono avvicendati nel nostro piccolo borgo. Sempre, nel maresciallo Quarta, abbiamo trovato un riferimento, un punto di appoggio, un elemento essenziale della nostra comunità che ha garantito legalità e sicurezza all’interno dei nostri Comuni».
Si sono associati al sindaco Pezzani anche Gaetano Massucci, primo cittadino di Monte Vidon Combatte, Giovanni Palmucci sindaco di Monte Giberto, ed Ezio Iacopini sindaco di Ponzano di Fermo, nel rivolgere a Quarta i loro complimenti per aver saputo dirigere le attività di soccorso durante le calamità, nell’aver saputo integrarsi socialmente nelle comunità rappresentando anche un aiuto morale umano che va oltre l’indossare una divisa.
«Zenobio – le parole del colonnello Gino Domenico Troiani, comandante provinciale dei Carabinieri di Fermo – ha rappresentato magnificamente tutte le caratteristiche indicate dai sindaci e sono personalmente orgoglioso di partecipare a questa festa oggi».
Presenti alla cerimonia anche il tenente colonnello Nicola Gismondi, capo Ufficio Comando del Comando provinciale, il Comandante della Compagnia di Fermo, il tenente colonnello Mirko Boccolini, il comandante della stazione di Monterubbiano, Davide Falconieri e il maresciallo Paolo Pulcini. E poi, le presenze che più testimoniano la verità di tutte le dichiarazioni delle istituzioni, i cittadini, tanti, una sala gremita di una popolazione che non ha potuto fare a meno di commuoversi e che ha contributo, non poco, a creare quel pathos che è stato presente nel corso di tutto l’evento.
Davvero una bella cerimonia, conclusasi con la consegna di una targa di riconoscimento da parte dei Sindaci dei quattro comuni. Il comando della stazione di Petritoli viene affidato al maresciallo Paolo Pulcini mentre al comandante Quarta, che resta a vivere a Petritoli, arriverà presto di un lieto evento in famiglia, a lui, quindi, gli auguri più sentiti per questa nuova avventura e ancora grazie per il servizio reso alla cittadinanza in questi anni.
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