«Amandola era e resta una tra le cittadine più importanti del fermano, a giugno prossimo sarà oggetto di elezioni del Consiglio comunale e del sindaco. Gran parte dell’economia montana è passata, passa e passerà per quella cittadina che è sempre stata il punto di riferimento di tutta l’area interna del sud delle Marche in termini di servizi pubblici, abbracciando maceratese, fermano e ascolano, nota come la Regina dei Sibillini». Sono le parole di Moreno Bellesi, in qualità di segretario provinciale Italia Viva del Fermano.
Dice chiaramente che non scenderà in campo per candidarsi a sindaco di Amandola, la sua città. Tuttavia vuole condividere alcune riflessioni, a suo parere imprescindibili, con chi si sta preparando al rinnovo della compagine amministrativa.
Bellesi elenca gli impegni da portare a termine: «Il nuovo ospedale attende di essere ultimato con gli arredi e di seguito riattivati tutti i servizi che nel pre-sisma erano insistenti nel nosocomio montano, con il personale trasferito “temporaneamente” a Fermo che freme per tornare “a casa”, questo l’impegno dichiarato dalla Regione.
In via di ultimazione la “variante” provinciale, in corsia di partenza molte opere infrastrutturali e non, su tutto la Monti-Mare, il tratto Amandola- Servigliano che è opera fondamentale.
L’Istituto Tecnico ha dato segni di straordinaria vitalità con riconoscimenti di qualità tra i migliori nel regionale.
I cantieri Pnrr (e quelli post-sisma) sono molti e vanno portati a conclusione nei termini che ad oggi sono fine 2026, i termini in UE sono perentori, altrimenti c’è la revoca del contributo.
Meriterebbero di essere citati anche gli altri “lavori in corso” (chiese, scuole, edifici storici, teatro, cinema) ma per brevità mi fermo qui, ci sarà modo di tornare su questi altri temi».
«Nel prossimo quinquennio – continua il segretario di Italia Viva – si gestiranno molte risorse per portare a termine tutto ed abbiamo bisogno che tutto venga portato a termine, parliamo di fare scelte cruciali per il completo rilancio della nostra cittadina e di tutta l’economia del territorio, parliamo di avversare lo spopolamento.
I prossimi cinque anni saranno quelli delle attività sociali, della messa a disposizione di quanto realizzato ai cittadini, alla comunità.
I prossimi cinque anni determineranno la ricchezza dei residenti, il valore degli immobili, il rafforzamento delle attività commerciali.
Tutto questo merita una attenta riflessione come non mai, la proposta programmatica delle migliori risorse ovunque collocate dovrà partire con l’ascolto ed il coinvolgimento dei cittadini nell’interesse di Amandola che viene prima di tutto.
Per fare questo serve l’unità di forze, idee e proposte e di una politica che si al di là e al di sopra delle fazioni partitiche.
Serve aggregare in quanto il momento storico è in forte evoluzione, gli obbiettivi sono diversi, bisogna gestire il nuovo ed il futuro ci aspetta. Alla fine di questi passaggi si sceglieranno gli attori ritenuti più affini alla proposta politica, i più capaci, anche ad unire».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati