Si è recentemente costituita a Roma Base Popolare
Base Popolare prevede la possibilità di una doppia tessera. «Già oggi sono molte le adesioni di persone politicamente impegnate con altri partiti e movimenti che si richiamano alla tradizione riformista, liberaldemocratica e cattolico-democratica. Si tratta di una piattaforma aperta, inclusiva ed accogliente, che mira a promuovere il confronto su soluzioni concrete per la crescita, la stabilità e la sicurezza della comunità. È bene chiarire, innanzitutto, che non si vuole formare un altro partito o partitino per rincorrere il prossimo appuntamento elettorale. Infatti, Base Popolare non parteciperà alle prossime elezioni Europee. Né si vuole alimentare, con questa iniziativa, una ulteriore frammentazione verso l’instabilità, ma costruire un luogo di confronto, reale, aperto anche a quanti, pur avendo appartenenze o tessere differenti, si muovono nell’area popolare e liberaldemocratica.
Inoltre, è opportuno chiarire che i promotori di Base Popolare e, più in generale, coloro che nel corso degli ultimi decenni hanno ricoperto importanti incarichi politici e istituzionali, si sono impegnati a non candidarsi nei prossimi appuntamenti elettorali. Persone esperte, come ex Ministri, Senatori, Deputati, Presidenti di Regione mettono a disposizione la loro esperienza politica e istituzionale: lo scambio intergenerazionale presuppone che ci siano gli anziani a supporto dei giovani, per aiutarli a raggiungere obiettivi difficili e lontani. La nostra priorità è avviare un confronto costruttivo e propositivo su temi di primaria importanza per il rilancio delle Marche: scuola e formazione (mediante scambi e circuiti europei); lavoro (incrementando produttività, occupazione e salari); sanità (muovendo da tre pilastri: territorio, prevenzione e tecnologia); università e ricerca applicata; semplificazione radicale della Pubblica Amministrazione; organizzazione del territorio (definizione di un nuovo assetto determinato dai cambiamenti climatici e dalla necessità di prevedere infrastrutture sostenibili). L’attuale panorama politico è caratterizzato da una governance leaderistica che ha privilegiato scorciatoie mediatiche e un approccio puramente elettoralistico. Questo modello ha mostrato i suoi limiti, aprendo le porte al populismo e alimentando una proliferazione di opinioni che spesso non viene tradotto in soluzioni efficaci. Base Popolare si pone come alternativa a questo modello, mettendo al centro il confronto tra soluzioni anziché tra mere opinioni, riconoscendo la complessità dei problemi attuali, e si impegna a promuovere un processo di rinnovata coesione nazionale fondato sulla responsabilità e il protagonismo delle persone e delle comunità. Per questo, abbiamo definito un metodo di lavoro che privilegia il primato della realtà rispetto alle idee.Ci proponiamo di applicarlo a partire dalle comunità territoriali che vogliamo accompagnare con la dolcezza di chi condivide ansie e inquietudini, ascoltandole, ma anche facendo proposte forti e autorevoli per chi governa e per chi ha il dovere di oltrepassare le nebbie. Questa è la cifra dei Popolari, della quale noi crediamo ci sia estremo bisogno. Altrimenti, dopo la fine di questa stagione del populismo e del sovranismo e del loro inevitabile fallimento, resterà solo un lungo inverno di conflitti sociali generalizzati e la dissoluzione della trama comunitaria della nostra società. Un ulteriore aspetto distintivo e innovativo al tempo stesso di Base Popolare è la sua struttura federale e federativa a piramide rovesciata, che si organizza dal basso, a livello provinciale e regionale, promuovendo la creazione di realtà vere e autentiche che rispecchino specificità e esigenze locali, che non possono dunque essere meri simulacri, come avviene nella maggior parte delle organizzazioni centraliste e leaderiste. Alla rappresentanza nazionale spetta, infine, il compito di fare sintesi e sinergia di tutte le istanze territoriali. Questa è la parte federale.
La parte federativa, invece, consente all’Associazione di interagire mediante patti e accordi con realtà già esistenti: a livello territoriale. L’esempio più calzante, un ideal-tipo da seguire, è quello di Campo Base in Trentino, una realtà affermata che si riconosce pienamente nei valori e nella missione di Base Popolare. Collaborazione e confronto con gruppi civici, su specifici territori, con i quali si può stringere un accordo per raggiungere insieme determinati obiettivi che riguardano quella comunità. Con organizzazioni nazionali su battaglie specifiche, su tematiche definite; con organizzazioni che nascono per quella ragione e che si pongono gli stessi obiettivi da raggiungere con la nostra metodologia.Con specifico riferimento alle Marche, nei giorni scorsi i quaranta soci fondatori delle Marche, un gruppo eterogeneo per età, genere ed esperienze politiche pregresse, hanno deciso di costituire un coordinamento regionale dell’Associazione (si veda dettaglio in calce) che, nella fase di avvio e fino alla celebrazione del primo congresso, sovrintenda le attività iniziali sul territorio. L’obiettivo che l’Assemblea si è posto è quello di dare avvio immediato alla campagna di adesioni al fine di raggiungere la piena autonomia operativa e gestionale nelle Marche, come previsto dallo Statuto di Base Popolare».
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