di Pier Paolo Flammini
Tante associazioni, enti, scuole e aziende uniti in un progetto che ha l’obiettivo di inserire nel mondo del lavoro ragazzi (ma non solo) che hanno difficoltà relativi alla disabilità e, in generale, a una fragilità fisica o psicologica. Si chiama “Avverabile – Agenzia sociale per il lavoro” il progetto che vede come soggetto responsabile la Cooperativa Sociale Pagefha e un importante finanziamento della Fondazione Carisap con 200 mila euro sui 251.840 euro totali.
Attraverso la collaborazione di diverse realtà si ha l’obiettivo di intercettare coloro che possono aver bisogno di questo aiuto già dagli ultimi anni delle scuole superiori, in particolare con il contributo di due istituti scolastici di Ascoli, l’Orsini-Licini e il Celso Ulpiani. Altre figure coinvolte nel progetto, avviato in questo mese di febbraio e che nella sua prima fase terminerà il 31 dicembre 2025, sono On The Road Cooperativa Sociale, Abilita, Casa di Asterione, Sorda Picena, i servizi sanitari dell’Ast di Ascoli (Umea e Dsm), gli Ambiti Territoriali 21, 22, 23. Coinvolte anche tre agenzie per il collocamento di lavoro interinale quali Manpower, During e Generazione Vincente
«Il progetto rientra nel bando dell’agenzia sociale per il lavoro – spiega il presidente della Fondazione Carisap Maurizio Frascarelli – e riguarda la sorta di una agenzia sociale e la sinergia tra gli enti del terzo settore e gli enti pubblici per favorire il reinserimento nel mondo del lavoro di soggetti svantaggiati. Progetto da 200 mila euro con contributo su costo complessivo di 250 mila euro, se lo è aggiudicato la cooperativa Pagefha».
Il progetto si rivolge a giovani e adulti con problemi di invalidità o fragilità, vittime di violenza di genere, over 40, care-leavers inoccupati o sottoccupati, stranieri: requisito però è essere residenti nel territorio di riferimento della Fondazione Carisap.
Marcella Perongini, responsabile ufficio gare e progetti cooperativa Pagefha, spiega: «Stiamo creando una rete di interventi per favorire occupabilità delle persone svantaggiate, e partiremo con l’obiettivo di intercettare precocemente ii talenti dei ragazzi dagli ultimi anni del ciclo scolastico. Una volta individuati i casi, effettueremo un orientamento e quindi la collocazione vera e propria che parte dall’abilitazione al mondo del lavoro».
Attualmente nel Piceno sono accertati circa 900 casi di disabilità di cittadini tra i 18 e i 65 anni, e inoltre a livello nazionale il reddito delle famiglie dove vivono componenti affetti da problemi di disabilità hanno un reddito inferiore dell’8% rispetto alla media. Dal progetto si attende di riuscire a coinvolgere almeno 50 soggetti, anche se si tratta di un numero minimo stimato. «Con Abilitare costruiamo una rete di riferimento, composta da associazioni che già si occupano separatamente di questa tematica» conclude.
Nella conferenza stampa erano presenti rappresentanti delle altre associazioni, delle scuole e delle agenzie di lavoro. Barbara Scarpantoni di Abilita, che sarà una sede fisica di Avverabile, ha sottolineato come sia importante la «sensibilizzazione del territorio sull’inserimento dei cittadini svantaggiati: un idea è di fare tavoli partecipati con una campagna di sensibilizzazione».
Mitia Battistini della Ast, referente Umea, aggiunge: «Abbiamo già collaborato a un precedente progetto, nostro compito è la valutazione dell’opportunità che alcuni ragazzi partecipino alla selezione». Mentre Lara Carosi di On The Road afferma che «daremo un apporto per l’accompagnamento, perché l’attività importante sarà quella che precede l’ingresso nel lavoro, attraverso tirocini e supporti; inoltre gestiremo lo sportello nella sede della cooperativa oltre quello della cooperativa Abilita. Questo è un progetto ambizioso e siamo felici di farne parte».
Marco Regnicoli, de La Casa di Asterione, conferma: «Il nostro contributo sarà per intercettare i destinatari in un vero e proprio ‘Talent lab’. La sfida che abbiamo di fronte è di riuscire a tirar fuori le potenzialità dei ragazzi per orientarli nella grande sfida del lavoro, non dobbiamo lasciare soli questi giovani perché purtroppo molti non capiscono le potenzialità che hanno».
Importante il contributo delle agenzie del lavoro. Federica Bigazzi di During e Elisabetta Carassanesi di Manpower sottolineano quanto sia fondamentale trovare l’incontro con le richieste delle aziende: «A volte per una impresa avere un disabile all’interno della propria struttura rappresenta un veicolo per potenziarsi ulteriormente». Anche se non mancano i problemi: ad esempio in molti non hanno la patente, e uno dei compiti di un progetto come “AvverAbile” è anche quello di istruire sui metodi per ottenere un documento di questo genere in maniera agevolata.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati