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Luciani e Putzu: «Decontribuzione al 30% per assunzioni e regole comuni» Il Tavolo della Moda si rafforza al Micam

MODA - Confindustria Fermo, nello stand istituzionale all’interno del padiglione 1 del Micam, accende un focus sulle strategie economiche e politiche a supporto del sistema moda. Con Andrea Putzu, responsabile Tavolo della Moda delle Marche, e Giovanna Ceolini, presidente di Assocalzaturifici, Valentino Fenni, Elisabetta Pieragostini e Fabrizio Luciani, rispettivamente presidente della sezione Calzature, degli Accessori e di Confindustria Fermo

‘Un caffè insieme con…’ Andrea Putzu, responsabile Tavolo della Moda delle Marche, e Giovanna Ceolini, presidente di Assocalzaturifici.  Confindustria Fermo nello stand istituzionale all’interno del padiglione 1 del Micam accende un focus sulle strategie economiche e politiche a supporto del sistema moda. Con loro, Valentino Fenni, Elisabetta Pieragostini e Fabrizio Luciani, rispettivamente presidente della sezione Calzature, degli Accessori e di Confindustria Fermo.

«Ripristinare il tavolo di confronto tra politica, imprese e sindacati era fondamentale. Siamo diventati un modello per altre regioni che si stanno organizzando, perché può essere il luogo da cui far poi partire spunti anche a livello nazionale» ha sottolineato Andrea Putzu, consigliere regionale e presidente della II Commissione.

Partire dalle proposte nazionali, avanzate da Assocalzaturifici, è fondamentale: «Senza aiuti, il nostro essere bravi non basterà. Per proseguire dobbiamo investire, elaborare campionari. E poi ci sono le spese elevate che con il credito di imposta erano state supportate da scontistiche. Oggi è tutto bloccato, siamo in attesa dell’albo di certificatori. Questo significa che chi ha sbagliato pagherà, ma chi ha fatto bene manterrà il credito di imposta sulla ricerca. E lo abbiamo ribadito al ministro Urso, manca la sua firma che possa indirizzare in maniera corretta anche il lavoro dell’Agenzia delle Entrate, che non è fatta di tuttologi ma di persone che devono seguire disciplinari corretti e pensati».

La seconda richiesta riguarda gli incentivi per le fiere in Italia e all’estero. «E su questo – rimarcano da Confindustria – il modello costruito da Regione Marche e Confindustria è un esempio vincente». «Servono anche supporti per l’inserimento dei giovani, dobbiamo poter mantenere i senior al fianco dei giovani per il passaggio di competenze. Ma – chiarisce la presidente di Assocalzaturifici – non possiamo pagare due stipendi. Se il settore calzature vale 14 miliardi è perché abbiamo un know how superiore alla media». 

Infine il tema del cuneo fiscale: «Datori di lavoro e dipendenti hanno una tassazione molto elevata che danneggia da un lato l’imprenditore e dall’altro il dipendente che avrebbe più soldi poi da reinvestire nel sistema». Il presidente Fabrizio Luciani insieme con lo staff di Confindustria Fermo è impegnato nel fornire i servizi più funzionali: «Il tavolo della Moda per noi è qualcosa di fondamentale, perché solo muovendoci insieme riusciremo a far arrivare le richieste e le strategie dove si deve». 

Valentino Fenni riprende il concetto: «Sappiamo che la Regione sta rifinanziando il bando fiere, le domande sono state il doppio di quante immaginate, risorse che permettono a molti artigiani di essere presenti. Noi che investiamo in campionari abbiamo bisogno di garanzie. E poi c’è il nodo formazione, l’anno scorso era il problema principe».

Perno della filiera sono gli Accessoristi: «Siamo il pezzo che permette a ogni prodotto di diventare esclusivo. Ci servono tempi rapidi nei bandi, garanzie. E c’è il nodo cassa integrazione in deroga, ci serve un incontro con il presidente Acquaroli per parlare di area di crisi e Zes, vogliamo proporre ed essere innovativi, ma ci servono supporti dalla Regione e dallo Stato».

Un elenco non lungo, ma ricco quello che gli imprenditori lasciano in mano ad Andrea Putzu: «I corsi di formazione a occupazione garantita sono una prima misura che abbiamo finanziato dopo aver discusso proprio con le associazioni di categoria. A volte – riprende il consigliere – i tempi lunghi sono quelli della burocrazia più che della politica». 

Il consigliere regionale garantisce che sarà «un interlocutore determinato scon il ministro Urso che con il presidente Acquaroli dialoga direttamente. Sulla Zes, dopo l’interlocuzione del ministro Carfagna, si è capito che realizzarla per soli 18 km2 di territorio avrebbe creato squilibri interni alle stesse Marche. Quello su cui stiamo lavorando è per inserire all’interno delle aree di crisi complessa lo sgravio per le assunzioni che oggi riguarda solo la zona della Val Vibrata, creando uno scompenso anche all’interno delle Marche stesse». 

Putzu ha concluso l’incontro confermando «l’impegno ad aumentare il finanziamento per i bandi fiere, la riflessione sulla cassa in deroga durante la prossima riunione del Tavolo della Moda, e il rafforzamento del supporto al credito tramite il nuovo progetto condiviso con Svem e Confidi». 

«Le imprese vanno aiutate, ma chiediamo anche agli imprenditori di traghettare nel futuro le aziende. Su questo Confindustria Fermo farà il possibile per agevolare i percorsi. Insieme con la Regione è stato pensato un nuovo bando in uscita per voucher finalizzati anche alla formazione del personale esistente che va sempre aggiornato» conclude Fabrizio Luciani.


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