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Nuova segreteria Pd ai blocchi di partenza, retroscena e rapporti tra giovani dem e “vecchia guardia”

PORTO SANT'ELPIDIO - La nomina di Cognigni, prima ancora della conferenza stampa di presentazione, già solleva domande su domande, a partire dai rapporti tra i senior e i junior dei dem. E sullo sfondo le prossime tornate elettorali

Cosa c’è dietro la nomina di Carlo Cognigni a nuovo segretario del Partito Democratico di Porto Sant’Elpidio? È questa la domanda da porsi, visto l’andamento politico degli ultimi mesi. Il neo segretario non si è ancora presentato, lo farà il prossimo 29 febbraio, ma già dietro al cambio della guardia s’innescano visioni del futuro targato “dem”. La sostituzione di Mariano Lanciotti per alcuni sa di “messa alla porta” del vecchio Pd, uscito con le ossa rotta dalle ultime comunali e che tra fine 2023 ed inizio 2024 è apparso spesso latitante. Infatti la debacle nella scorsa tornata elettorale ha portato ripercussioni abbastanza importanti all’interno del partito a livello locale. La forza dei volti storici, partendo dall’ex sindaco Nazareno Franchellucci, ma anche degli assessori Pasquali e Canzonetta che, però, non manca spesso di dire la sua, e anche con un certo piglio, sui social, è venuta meno.

Una “lotta interna” dove a fare la voce grossa è stata la nuova guardia. Quei “figli” arrivati dai Giovani Democratici e guidati dal segretario provinciale Luca Piermartiri. Volto e simbolo della frattura avvenuta all’interno del Pd elpidiense proprio quando da assessore, Piermartiri, in piena pandemia, aveva dovuto lasciare la giunta su scelta di Franchellucci. Uno sgarro che stando alle voci ben informate, il segretario provinciale si sarebbe legato al dito. Ecco perché la nomina di Cognigni, ultimo dei democratici, insieme a Fabio Rossano, usciti dal movimento giovanile, sembra essere proprio l’annuncio del ritorno di Piermartiri sul territorio comunale. Ma a dirla tutta c’è anche un altro elemento da non trascurare, ossia il feeling politico, mai nascosto, tra il segretario provinciale e lo stesso Rossano, che era in ballo proprio per la guida del circolo elpidiense. E invece alla fine l’ha spuntata Cognigni, un nome che garantirebbe un sostanziale equilibrio in casa dem.

Se la nomina di Cognigni sia arrivata in accordo con la vecchia guardia oppure per sancire definitivamente la frattura, lo si scoprirà a breve. Sullo sfondo ci sono le elezioni europee e poi quelle regionali, spazio nel quale il segreto di “Pulcinella” narra di un Franchellucci pronto a provare la cavalcata. Desiderio che sicuramente per essere realizzato, al momento, avrà bisogno del sostegno anche del circolo comunale. Ecco perché la nomina di Cognigni, prima ancora della conferenza stampa di presentazione, ad oggi, solleva già domande su domande.

Maikol Di Stefano


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