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Piscina riabilitativa, i consiglieri di minoranza: «Da Morese iperboliche dichiarazioni»

PORTO SAN GIORGIO - «Riteniamo che non sia cosciente della strumentalizzazione dei fatti compiuta anche perché non si addice ad un politico giovane ed onesto qual è. Comprendiamo il dovere di riconoscenza senza però perdere decenza»

«Lette le iperboliche dichiarazioni del consigliere Morese sulla piscina riabilitativa riteniamo che non sia cosciente della strumentalizzazione dei fatti compiuta anche perché non si addice ad un politico giovane ed onesto qual è. Anche se non è la prima volta. Pensiamo piuttosto che si stia risvegliando da un lungo sonno a cui si è abbandonato in tutti questi anni, forse per dimenticare le fallimentari e burrascose esperienze politiche del passato: FdI, Rinnovamento, Si Può…oggi in odor di Lega».

 

Sono parole dei consiglieri comunali di minoranza di Porto San Giorgio, che aggiungono: «Gli è sfuggito l’iter che oggi porta l’Azienda Sanitaria Territoriale a realizzare la struttura grazie ai fondi Pnrr che nel 2022 la Regione Marche ha destinato, in parte, per la piscina riabilitativa di Porto San Giorgio. Ci sarebbe stato da festeggiare allora, non oggi che si compiono soltanto gli atti edilizi conseguenti. Ma allora il consigliere era impegnato in altre faccende e l’Amministrazione comunale nel febbraio 2022 non era di suo gradimento. Tra l’altro, a quei tempi, il centrodestra malediceva e demonizzava il Pnrr per cui tanto si era speso il precedente governo. Pertanto – continuano – meglio suonare la grancassa oggi, cercando di attribuire tutti i meriti all’attuale Amministrazione comunale oltre che al Consigliere regionale per cui si lavora. Ringraziamo anche noi il consigliere Marinangeli perché allora, a cavallo degli anni 2021 e 2022, ha saputo ben rappresentare le istanze del Comune di Porto San Giorgio e dell’Asur di Fermo, già rappresentate dal sindaco Loira e dal direttore Livini che riproposero con forza la questione della piscina alla Regione Marche ancor prima che il Governo approvasse il Pnrr finanziato dall’Unione Europea, rendendo così possibile l’esecuzione sul territorio nazionale di tutte quelle opere pubbliche strategiche non ancora realizzate per mancanza di risorse (a Porto San Giorgio, non solo la piscina riabilitativa ma anche il lungomare e la struttura sociale di via delle Regioni)». La conclusione: «Comprendiamo il dovere di riconoscenza senza però perdere decenza politica».

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