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«Se la politica parla di tamerici e non di declino economico della città, siamo alla frutta»

PORTO SAN GIORGIO - Il coordinatore della provincia di Fermo di Base Popolare e responsabile organizzativo regionale: «A mio modesto parere le tamerici, con tutto il rispetto per le piante, non sono fondamentali nell’andamento evolutivo del paese e sinceramente siamo diventati quasi lo zimbello della provincia per tale “pseudo“ problema. Forse, e dico forse, è il caso di voltare pagina e guardare al futuro di Porto San Giorgio con un’iniezione di proposte rivoluzionarie e determinanti per risollevarlo e rilanciarlo»

Stefano Cencetti

«Sinceramente sono incredulo e basito. La politica sangiorgese al palo per la diatriba tamerici si, tamerici no. Se queste sono le argomentazioni stringenti e le priorità per il nostro amato paese, credo siamo arrivati alla frutta». A parlare è Stefano Cencetti, coordinatore della provincia di Fermo di Base Popolare e responsabile organizzativo regionale.

«Credo sia quanto più primario parlare di declino economico della città, dove – si legge nella nota di Cesetti – le attività sono in netta ed evidente difficoltà, dove il turismo va potenziato ed incentivato con misure innovative ed anche drastiche, dove le strutture turistico ricettive non sanno quale sarà la loro reale funzione futura. La questione tamerici è diventata stucchevole e veramente stancante e non si può e non si deve usare questo come pretesto per attaccare continuamente un’amministrazione. Forse perché mancano argomentazioni concrete e pregnanti a riguardo. A mio modesto parere le tamerici, con tutto il rispetto per le piante, non sono fondamentali nell’andamento evolutivo del paese e sinceramente siamo diventati quasi lo zimbello della provincia per tale “pseudo“ problema. Forse, e dico forse, è il caso di voltare pagina e guardare al futuro di Porto San Giorgio con un’iniezione di proposte rivoluzionarie e determinanti per risollevarlo e rilanciarlo».

 


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