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L’Olivo della Misericordia: un gesto di speranza per la Pasqua

MONTEGIORGIO - Nei prossimi tre weekend, i volontari saranno presenti all'uscita delle chiese principali dei Comuni in cui opera la Misericordia per distribuire degli olivi. Gli olivi saranno consegnati dietro un'offerta minima e il ricavato sarà interamente devoluto all'acquisto di nuovi mezzi, necessari per potenziare i servizi offerti dalla Misericordia

 

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Un’iniziativa solidale per donare nuovi mezzi alla Misericordia. Con l’approssimarsi della Pasqua, la Misericordia di Montegiorgio ha ideato un progetto speciale: L’Olivo della Misericordia. Nei prossimi tre weekend, i volontari saranno presenti all’uscita delle chiese principali dei Comuni in cui opera la Misericordia per distribuire degli olivi.

«L’olivo è stato scelto per il suo profondo significato simbolico – spiega il governatore Bei – raffigura la storicità della Misericordia, un’istituzione che da secoli si dedica al sostegno dei più deboli, rappresenta la cultura e la tradizione italiana, radici profonde che la Misericordia porta avanti con orgoglio. I suoi frutti preziosi sono simbolo di generosità e dono, valori cardine dell’operato della Misericordia. L’olivo è universalmente riconosciuto come simbolo di pace, un messaggio particolarmente importante in questo periodo storico. Gli olivi saranno consegnati dietro un’offerta minima e il ricavato sarà interamente devoluto all’acquisto di nuovi mezzi, necessari per potenziare i servizi offerti dalla Misericordia e raggiungere un numero sempre maggiore di persone in difficoltà. L’invito è rivolto a tutta la cittadinanza a partecipare a questa iniziativa di solidarietà. Acquistare un olivo non è solo un gesto di generosità, ma anche un modo per sostenere la Misericordia e il suo importante lavoro. Un piccolo gesto che può fare la differenza nella vita di tante persone. La Misericordia di Montegiorgio ringrazia di cuore tutti coloro che vorranno partecipare a questa iniziativa di solidarietà. Insieme, possiamo costruire un futuro
migliore per la nostra comunità».

Cristiano Ninonà

 

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