di Maikol Di Stefano
«Il mio è un mandato reggente con scadenza nel 2025 e il mio obiettivo è quello di ricreare un’aria di comunità all’interno del partito». Si è presentato stasera alla stampa, Carlo Cognigni, il nuovo segretario del circolo del Partito Democratico a Porto Sant’Elpidio. Ex consigliere comunale nella scorsa amministrazione Franchellucci subentrando a Stefano Senesi (da oggi componente della sua segreteria) e candidato alle ultime comunali. Trentaquattro anni, vicino al partito dai tempi dei Giovani Democratici, Cognigni è nato e cresciuto in città, conosciuto non solo per l’impegno politico, ma anche per la presenza nel mondo sportivo e calcistico della città. Portiere e tifoso del Milan.
«Sono con il Partito Democratico dai tempi dei GD e sono felice che oggi ci sia Luca Piermartiri con cui ho condiviso quegli anni e che oggi ricopre il ruolo di segretario a livello provinciale. Abbiamo deciso di dare vita a questo momento perché era necessario trovare un momento per presentarci. Ci tengo a ringraziare il segretario uscente Mariano Lanciotti che è stato una figura centrale anche nella mia scelta di ricoprire questa carica. Negli anni, lavorare nella sua segreteria mi ha permesso d’imparare tanto, ed una fetta di merito del mio approdo qui alla guida della segreteria è anche sua».
Emozionato, ma con le idee ben chiare, Cognigni che alla prima uscita ufficiale ha scelto di presentarsi al tavolo con tutta la sua squadra. La nuova segreteria cittadina è composta dagli ex consiglieri comunali Stefano Senesi e Barbara Mecozzi, dal candidato all’ultima tornata comunale Fabio Rossano e già presente all’interno delle segreteria provinciale del partito, e da Alessandra Rocchetti. Una segreteria «nuova, giovane nell’età, ma non nell’esperienza politica – come sottolineato più volte dal nuovo segretario cittadino – L’ultima assemblea degli iscritti fatta prima delle scorse comunali, aveva visto lo stesso Mariano annunciare la sua volontà di lasciare la carica a prescindere da come sarebbe andata la tornata elettorale. Il risultato finale lo sappiamo tutti, ci ha visti sconfitti pur con un buon risultato del Partito Democratico che non dimentichiamoci essere stato quello con la lista più votata. Oggi non siamo più al comando e dobbiamo cambiare registro. Lo faremo anche grazie ai nostri consiglieri d’opposizione che stanno lavorando in assise – spiega il 34enne, che poi ha raccontato il percorso che l’ha portato oggi a ricoprire la carica in casa Pd – La mia idea di fare questo passaggio nasce grazie al confronto con Luca Piermartiri, in quanto lo ritenevo, anche tramite il ruolo che riveste, una figura fondamentale di confronto. Inoltre credo che anche grazie alla sua carica, il circolo di Porto Sant’Elpidio non possa più permettersi di rimanere fuori dal tavolo della federazione provinciale. La seconda città per importanza della provincia di Fermo, per forza di cose, non può restare fuori da tale situazione. Parliamo di un realtà cittadina che tra nuovi iscritti e riconfermati si avvale di un numero importante di militanti. Questo ci dice che noi siamo tenuti a riallacciare i rapporti con la federazione provinciale. In queste chiacchierate che abbiamo avuto, cercando di capire il sentimento del partito, ho avuto possibilità di confrontarmi con varie realtà; vecchi amministratori, volti storici del partito, semplici tesserati e militanti: tutti quanti hanno dato un feedback positivo alla mia persona in tale ruolo e sentivano il bisogno di far sì che si tornasse ad avere un clima di serenità all’interno del circolo. Il mio è un mandato reggente con scadenza nel 2025 e il mio ruolo è proprio quello di ricreare un’aria di comunità».
Unione d’intenti, di visioni, ma soprattutto di animi come obiettivo centrale nel proprio percorso da segretario per Carlo Cognigni, il quale poi va anche un pò oltre, parlando della propria segreteria. «Affronteremo temi cittadini, ma anche regionali e nazionali. Tutto questo da solo per me era impossibile ed ecco che ho creato la mia squadra. Ho pensato a loro per dare un messaggio alla città. Non ci saranno deleghe fisse, ma avremo un rapporto di aiuto trasversale su tutti i temi. Abbiamo tutto il tempo per fare questo lavoro».
Un ruolo delicato quello che sarà ricoperto dall’ex consigliere comunale, il quale spegne subito voci e discorsi legati ad eventuali frazioni ancora aperte nel partito. «Vorrei chiarire in maniera netta che qui non si tratta di “vecchi” e giovani. Siamo tutte persone che hanno avuto la loro esperienza politica e amministrativa. La mia figura è stata accettata da tutti, probabilmente perché tutti hanno ben chiaro che in questa fase il Partito Democratico ha bisogno di riunirsi post elezioni, ma non ci sono spaccature interne». Un calendario fitto che vedrà tra i prossimi appuntamenti «le europee. Mi aspetto e ci aspettiamo che i candidati del Pd facciano passaggio qui in città».
Si passa poi ai temi cittadini ed al lavoro della giunta Ciarpella. «Ritengo che sia passato ancora poco tempo per dare un quadro completo di quello che quest’amministrazione sta facendo. Sicuramente ciò che posso notare, e che risulta strano, è che sui grandi temi come la Fim, a differenza di quanto detto in campagna elettorale, emerga una linea medesima alla nostra, e forse questo addirittura come Pd ci dovrebbe far contenti. I progetti approvati e finanziati dall’ultima amministrazione Franchellucci, il sindaco Ciarpella avrà la fortuna d’inaugurarli. Vorrei evitare di fare un’opposizione mettendola sul personale, ma valutando cosa l’amministrazione non sta facendo. Tolti gli eventi, quello che vedo è la mancanza di una visione di città a lungo termine». A chiudere la presentazione non poteva che essere il segretario provinciale, Luca Piermartiri, più volte nominato. «Volevo ringraziare Carlo, così come Mariano da segretario uscente. Questa nuova segreteria, giovane, ma che sul campo si è fatta le ossa negli anni, è una scelta importante. Tanti arrivano dalla palestra politica dei Giovani Democratici e credo sia anche un segnale che comunque serviva. Il Partito Democratico, per quello che è avvenuto negli anni a livello locale, regionale e nazionale, aveva necessità di due cose: il rinnovamento non solo nelle persone, ma anche dei metodi. Oltre a questo, c’era il bisogno di tornare verso la sinistra nei temi e nel modo di agire. Siamo ripartiti dai piccoli Comuni, dove il partito arrancava da tanto, forse troppo tempo. Un lavoro che costa fatica, ma che bisogna fare e io credo che bisogna ripartire anche da Porto Sant’Elpidio. Il passato è il passato, ha ragione Carlo, lui ha scelto di confrontarsi con me perché, sì, sono segretario provinciale, ma perché noi nel bene e nel male le cose ce le siamo sempre dette e abbiamo sempre fatto politica insieme. Credo che questo sia quello che ha permesso un riavvicinamento perché, non nascondiamocelo, qui c’è stata una frattura importante negli ultimi due, tre anni. Ma oggi abbiamo ritrovato la via del dialogo con i presupposti giusti per permettere al circolo di fare l’opposizione in maniera adeguata, rimettendo il partito sul territorio, nel quartiere. Bisogna ricompattare quello che si è rotto tra cittadinanza e partito e credo che Carlo abbia cercato, nell’ottica del rinnovamento, di comporre la squadra migliore. Così come il circolo e la nuova segreteria saranno a disposizione della federazione, così quest’ultima sarà vicina alla nuova segreteria. Io penso che anche questo sia un po’ quel tratto di rinnovamento che serviva».
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