Si è tenuto ieri dinanzi alla Corte d’Assise d’Appello di Ancona il giudizio di secondo grado del processo a carico dei Paolo Finucci per i fatti accaduti a Belmonte Piceno nella notte tra il 18 e il 19 luglio del 2021.
La vicenda è nota: i due protagonisti, Marzio Marini e lo stesso Paolo Finucci, in quanto frequentanti gli stessi locali nonché amici, si trovavano insieme in quella serata estiva e, a seguito di una accesa discussione tra i due, poi degenerata in furibonda lite, Marini morì, ferito dal coltello brandito da Finucci (vedi articolo).
Ieri, presso la Corte d’Assise d’Appello di Ancona, si è tenuta l’udienza per decidere sull’appello che era stato depositato dal difensore dell’imputato, l’avvocato Antonella Natale, e la Corte, dopo circa un paio d’ore di camera di consiglio, ha riformato parzialmente la sentenza di primo grado che condannava Finucci a 14 anni e due mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei danni alle parti civili costituite Mirco Marini, Marco Marini, Giovanni Marini, Giovanna Tiburzi, riducendo la pena detentiva a 12 anni e due mesi.
La legale di Finucci, l’avvocato Antonella Natale, si ritiene «parzialmente soddisfatta» e crede «nell’innocenza del mio assistito che – come anche ieri ha sostenuto davanti ai giudici – in quella sciagurata notte si è essenzialmente difeso ed ha agito al sol fine di tutelare la sua vita».
«Si attendono le motivazioni della sentenza che la Corte si è riservata di depositare nel termine di 30 giorni per valutare, eventualmente, il ricorso per Cassazione» la dichiarazione possibilista del difensore.
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