di Antonietta Vitali
“…ti amo di un amore che credevo perduto insieme ai miei perduti santi, ti amo col respiro, i sorrisi, le lacrime, di tutta la mia vita e, se Dio vorrà, ti amerò ancora di più dopo la morte”. È iniziato con una voce fuori campo che recitava questa poesia (di cui ne abbiamo riportato solo qualche verso) “Quanto ti amo” di Elisabeth Barrett Browning, il concerto lirico strumentale Primavera di Pace-Il canto dell’amore, organizzato dall’associazione Il Borgo con sede a Petritoli, andato in scena ieri al Teatro dell’Aquila di Fermo alle ore 17,30.
Tema dello spettacolo, l’amore, chiaramente, raccontato attraverso le opere di Bizet, Puccini, Verdi, Mascagni, i versi di Catullo e Baudelaire, in un programma della durata di circa un’ora e un quarto, percepito come un attimo trascorso ad ammirare, rapiti, un insieme di musica, versi e danza armonicamente composti.
Un baritono, Giulio Boschetti, tre musicisti, il Trio Dmitrij composto da, al pianoforte, Valeria Picardi (in sostituzione del maestro Michele Sampaolesi assente a causa di un imprevisto inderogabile), al violino Henry Domenico Durante, al violoncello Francesco Alessandro De Felice. Una voce recitante, Stefano De Bernardin, un coro lirico, l’Amarcoro, due mimo, Arianna Porrà e Elena Perotti, un corpo di ballo, Linda Giorgi, Lara Marziali, Giulia Bartolozzi, Bedy Caterina Stortoni, e una voce soprano, Soeun Jeon, la quale ha curato anche la direzione artistica dell’intero spettacolo.
Coreana di nascita, italiana di nazionalità, attualmente residente a Petritoli, Soeun Jeon, approda all’Accademia di Osimo per poi proseguire con un percorso artistico di tutto rispetto che l’ha portata a formarsi al Teatro alla Scala e all’Accademia Chigiana di Siena per poi debuttare al Teatro Regio di Parma dove la sua interpretazione di Violetta ne La Traviata diventa un successo. Attualmente è direttrice artistica presso “International Music School dell’associazione culturale D.M.S. per il Teatro e Culture Manager of Italy joyce elegance international culture and media group di Hong Kong.
Nelle sue scelte artistiche per “Il Canto dell’Amore”, l’assoluta priorità di ricondurre l’immaginario dello spettatore, al filo conduttore del concerto, l’amore, dalla scelta dell’intensità dei brani, di cui è da sottolineare il bellissimo e melodioso “Intermezzo sinfonico” della Cavalleria Rusticana, ai colori degli abiti di scena, come il bianco indossato in due uscite del coro, a simboleggiare la purezza di un sentimento tanto forte, al rosso, sfoggiato durante “Toreador” dalla Carmen di Bizet, ad indicarne la passione.
«Questa giornata per noi è particolare – le parole di Oriano Gianferro, presidente dell’associazione Il Borgo, attiva a Petritoli dal 18 dicembre 2018 – in quanto rientra nel progetto culturale “Visita ai tesori d’Italia”. Dopo aver visitato altre splendide realtà italiane, siamo arrivati a Fermo e al suo splendido teatro che è un vero e proprio meraviglioso gioiello. Oggi – ha proseguito Gianferro – festeggiamo la cultura che a teatro rappresenta il rapporto più diretto tra l’attore e lo spettatore. Con l’associazione ogni attività svolta è intesa a sviluppare rapporti di comunità suscitando una diretta partecipazione dei cittadini alla vita e ai problemi del territorio».
Lo spettacolo è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Fermo e la compartecipazione del Consiglio Regionale delle Marche. Si è dichiarato «lieto della sinergia pensata con il Comune di Fermo» il sindaco della città Paolo Calcinaro mentre a portare i saluti del Presidente della Regione Francesco Acquaroli è stata la consigliera regionale Jessica Marcozzi che ha espresso parole di stima «per la lodevole attività dell’associazione sul territorio. La Regione – ha detto in conclusione – è sempre vicina all’associazionismo perché la cultura è importante per la crescita di una comunità»
Vicinanza dimostrata anche dalla Prefettura di Fermo rappresentata dal viceprefetto Alessandra De Notaristefani di Vastogirardi: «Siamo sempre vicini a queste iniziative di qualità perché fanno vivere questa deliziosa provincia di Fermo». Standing ovation finale, meritatissima, per uno spettacolo che, davvero, meriterebbe una tournée.
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