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Elezioni, a Fermo spunta il nome di Livini candidato sindaco: «La mia porta è semi-aperta»

FERMO - L'ex direttore dell'Area vasta 4 non smentisce: «Io non escludo nulla, soprattutto sugli argomenti che mi piacciono. Ma, qualora dovesse palesarsi un qualcosa di più concreto, dovrei valutare per bene. Ho un'età, ho diversi impegni, ho la famiglia. Insomma la mia porta è semi-aperta. Step fondamentale? Una proposta seria. Se si dovessero creare le condizioni ottimali, potrei iniziare a ragionarci»

Il direttore Av4 Licio Livini

Non è uno di quei Comuni del Fermano che saranno chiamati alle urne l’8 e il 9 giugno prossimi per rinnovare i consigli comunali, e dunque anche i sindaci, ma trattandosi del Comune capoluogo di provincia, Fermo, quando si tratta di elezioni, ha sempre un certo appeal. Ed è innegabile che già da tempo si rumoreggi su quali potranno essere i nuovi scenari amministrativi nell’era del post- Calcinaro (che stando alla norma non potrà ricandidarsi per un terzo mandato). A Fermo, come annunciato nei giorni scorsi dallo stesso primo cittadino, si voterà nel 2026 ma già, si diceva, c’è un certo fermento.

E nel mare-magnum politico spunta il nome di Licio Livini, ex direttore dell’Area vasta 4 e attuale presidente della sezione fermana dello Iom (l’Istituto oncologico marchigiano). Livini non ha mai nascosto la sua passione politica e nemmeno la sua simpatia per il centrosinistra, area Pd ad essere precisi. E il diretto interessato, contattato dalla nostra redazione, non smentisce. Ma con i dovuti puntini sulle i: «Quelle legate a una mia candidatura sono voci che ricorrono da tempo – conferma Livini – ma francamente è un discorso che ancora non ho affrontato con alcuna forza politica. Non nego che mi faccia piacere riscontrare questa fiducia nella mia persona, dunque quelle voci le interpreto in maniera positiva».

Dunque una candidatura a sindaco di Fermo è verosimile o no? «Io non escludo nulla, soprattutto tra gli argomenti che mi piacciono. Ma, qualora dovesse palesarsi un qualcosa di più concreto, dovrei valutare per bene. Ho un’età, ho diversi impegni, ho la famiglia. Insomma la mia porta è semi-aperta. Dipende, vediamo». Quelle voci a Livini sono arrivate dalla strada: «Da tempo incontro persone che mi suggeriscono di candidarmi. E già in passato c’è stato qualcuno che mi ha invitato ad iniziare a studiare da sindaco. Sono ben consapevole che è un impegno gratificante ma al contempo gravoso. Penso che fare il sindaco sia uno dei compiti più complessi per un amministratore. Bisogna essere pronti al 100%. Insomma sarebbe allettante ma sono combattuto».

Insomma per iniziare a ragionarci sul serio, cosa servirebbe? «Uno step fondamentale è quello legato a una proposta seria. Se si dovessero creare condizioni ottimali, potrei iniziare a ragionarci. Staremo a vedere. Ora mi concentro sulla famiglia e sui miei impegni, che sono diversi, importanti e gratificanti».

Alessandro Luzi

 


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