facebook twitter rss

Si può volare a Marina Palmense? Il punto con Tommaso Rossi (Wwf)

FERMO - Anche secondo le cartine Avioportolano a Marina Palmense non sono previste 'no fly zone'. Tommaso Rossi, delegato regionale Wwf Marche: «Nel Fermano ci sono aree di Rete Natura 2000 che comprendono zone Sic (Siti di Importanza Comunitaria) e Zps (Zone di Protezione Speciale). Sono di rilievo comunitario e servono per tutelare la flora e la fauna locale ma non sono vere e proprie oasi protette» e non riguardano il litorale

Tommaso Rossi (foto contenuta nel suo profilo Facebook)

di Alessandro Luzi

* aggiornamento del 7 marzo 2023*

Specifichiamo che l’avvocato Tommaso Rossi, delegato regionale Wwf Italia, non ha mai affermato che sull’area di Marina Palmense si possa effettuare qualsivoglia tipo di sorvolo. L’avvocato Rossi, contattato dal nostro giornalista Luzi al solo fine di confermare una segnalazione riguardante il fatto che su quell’area non si potesse effettuare il sorvolo con il deltaplano in quanto area protetta Wwf, ha soltanto informalmente spiegato che quell’area non è Oasi wwf.

L’avvocato Rossi ha poi spiegato che il sorvolo a bassa quota, anche di droni, è vietato da Enac e Enav nelle aree protette ai sensi della legge 394/91, e che una oasi Wwf di per sé, se non è all’ interno di una aree protetta ai sensi della 394 non ha nessun divieto in quanto tale, consigliando al giornalista di verificare se l’area in questione rientrasse in qualche regime di protezione. Tutto ciò è avvenuto in maniera totalmente informale, grazie alla gentilezza dell’avvocato che, mai avvertito che l’intenzione fosse quella di rilasciare un’intervista e scrivere un articolo, ha soltanto dato delle indicazioni al giornalista su come procedere a verificare la segnalazione che aveva ricevuto.

L’avvocato Rossi, a nome del Wwf Marche e di tutti gli ambientalisti della zona del Fermano, esprime la sua «più viva preoccupazione per i sorvoli sull’area di Marina Palmense, particolarmente gravata dal punto di vista ambientale a seguito di grandi eventi che ivi si sono svolti. In particolare desta preoccupazione lo status conservativo del fratino che, certamente, può essere ulteriormente messo in pericolo da questi continui sorvoli».

 

«Marina Palmense non è un’oasi del Wwf e non è considerata come area protetta». Ad affermarlo è stato Tommaso Rossi, delegato regionale Wwf Marche. Quindi nel cielo sopra Marina Palmense si può volare. «Comunque le oasi Wwf non sono incluse nelle aree protette e non hanno divieto di sorvolo». Proprio nei giorni scorsi su Cronache Fermane avevamo riportato una segnalazione di un cittadino che lamentava la presenza di un parapendio a motore mentre attraversava un’area nei pressi del lungomare del quartiere fermano: «Quel paracadute a motore volava sopra l’oasi naturalistica. Ma ci rendiamo conto? Uno dei pochi posti rimasti senza l’impatto dell’uomo…e ci volano sopra con quei motori». A sconfessare ciò c’è anche la cartografia di Avioportolano, il volume contenente informazioni utili per la navigazione aerea da diporto. Si nota, infatti, come gran parte dei cieli della nostra provincia non sia segnata da ‘no fly zone’. Per quanto riguarda la costa, soltanto un punto nelle vicinanze del centro storico di Fermo è delimitato dal rosso e lì effettivamente non è possibile volare: coincide con la presenza del carcere. Invece nessuna restrizione per Marina Palmense.

Cartina Avioportolano

Assenti anche eventuali vincoli ambientali. «Nel Fermano ci sono aree di Rete Natura 2000 che comprendono zone Sic (Siti di Importanza Comunitaria) e Zps (Zone di Protezione Speciale) – ha aggiunto Rossi -. Sono di rilievo comunitario e servono per tutelare la flora e la fauna locale ma non sono vere e proprie oasi protette». E non è neanche un caso pertinente al nostro litorale. Infatti sul sito della Regione Marche risulta che la Rete Natura 2000 delimita alcune aree dell’entroterra ma non sono previste sulla costa. Ecco allora che ‘nel blu dipinto di blu’ di Marina Palmense si può volare.

Ma qual è la differenza tra le zone Sic e Zps? Sul sito della Regione si legge che «le Zps sono aree istituite in base alla Direttiva 79/409/CEE “Uccelli” successivamente sostituita dalla Direttiva 09/147/CE e hanno lo scopo di garantire la conservazione delle specie ornitiche di interesse comunitario». Queste rientrano in una categoria più ampia. Infatti insieme ai Siti di Importanza Comunitaria «vanno a costituire la Rete Natura 2000 voluta dall’Unione Europea per conservare la biodiversità nel proprio territorio». Risulta che nelle Marche sono attualmente presenti 28 Zps. La superficie complessiva, determinata dal recente aggiornante della perimetrazione, raggiunge circa 127.000 ha.

Aree Zps e Sic nel Fermano

Spesso una Zps ingloba, parzialmente o completamente, uno o più Sic. Quest’ultimi invece sono «aree, individuate sulla base della Direttiva 92/43/CEE “Habitat”, destinate a garantire la conservazione delle specie e degli habitat locali. Gli attuali Sic dovranno essere dotati di opportune misure di conservazione e trasformati in Zone Speciali di Conservazione (Zsc)». Tutto il territorio regionale conta 76 Sic per una superficie complessiva di circa 98.500 ha. Intanto sono in fase di individuazione nuovi siti o eventuali allargamenti per comprendere anche habitat e specie marini. Quindi, sommando le aree delle due categorie di interesse comunitario, complessivamente Rete Natura 2000 si estende per 142.700 ha e corrispondono a oltre il 15 % della superficie regionale.

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti