«Nessun avviso di sfratto ai possessori di stalle». E’ quanto fa sapere il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli, rivolgendosi agli agricoltori terremotati «che anzi possono scegliere, grazie alla recente Ordinanza commissariale n. 157 del 15 dicembre 2023 che ha apportato modifiche all’Art.27 del Turp, se trasformare le delocalizzazioni emergenziali da provvisorie a definitive, o se mantenere, fino ad un massimo di ulteriori 6 anni dal termine dei lavori sull’edificio originariamente lesionato dal sisma, la struttura temporanea. In tal caso – spiega Castelli – entro il 30 aprile i soggetti che hanno concluso entro il 31 marzo 2024 i lavori di ripristino sull’immobile originario dovranno presentare specifica istanza attraverso la piattaforma commissariale Gedisi per la conservazione per un massimo di ulteriori 6 anni la delocalizzazione provvisoria».
«Coloro che invece non hanno ancora concluso o avviato i lavori di riparazione dell’edificio originario potranno, entro 30 giorni dall’ultimazione dei lavori, scegliere se conservare per ulteriori 6 anni, al massimo, la struttura temporanea. Gli agricoltori del cratere che sono stati costretti a delocalizzare in seguito al sisma del 2016 avranno garantita la permanenza delle strutture temporanee, non solo fino a quando non avranno ottenuto il ripristino dell’attività originaria, ma addirittura per ulteriori 6 anni dall’ultimazione dei lavori. Dopo quasi otto anni dal sisma insieme con il presidente Acquaroli abbiamo ritenuto di poter dare ai nostri agricoltori certezze di fronte alle continue precarietà date dai Commissari precedenti dando la possibilità ai nostri agricoltori, senza imposizioni, di scegliere la soluzione migliore per il proprio futuro».
f.s.
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