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Dal Giappone all’Ucraina, Tipicità sempre più internazionale (Le videointerviste)

FERMO - Dalla 32esima edizione del Festival le interviste al governatore Francesco Acquaroli, al direttore Angelo Serri, al Commissario generale per l’Italia a Expo Osaka 2025, l’ambasciatore Mario Andrea Vattani, al sindaco Paolo Calcinaro e alla delegazione ucraina
Le interviste Francesco Acquaroli, Angelo Serri, Mario Andrea Vattani, Paolo Calcinaro e alla delegazione ucraina

Da sin. Angelo Serri, Paolo Calcinaro e Francesco Acquaroli

di Maikol Di Stefano (foto e video Simone Corazza)

«Tipicità è uno spettacolo per gli occhi, ma soprattutto c’è un grande entusiasmo dei nostri territori, dell’autenticità della nostra regione». Sorridente e avvolto dal calore di tanti presenti, il governatore della regione Marche, Francesco Acquaroli, dopo il taglio del nastro per l’inaugurazione dell’edizione 2024 di Tipicità al Fermo Forum, spiega l’importanza di tale manifestazione: «Bello l’entusiasmo di tutti i produttori quando siamo arrivati alla 32esima edizione di tale evento caratteristico che con orgoglio ci vede protagonisti, con attori le eccellenze del nostro territorio. La capacità degli organizzatori sta nel portare fuori dai confini regionali e nazionali tali eccellenze, questo ovviamente ci inorgoglisce».

Non solo quindi “Tipicità” locali, ma come racconta lo stesso Acquaroli, una grande finestra sul mondo. Tra gli ospiti anche il Commissario generale per l’Italia a Expo Osaka 2025, l’ambasciatore Mario Andrea Vattani: «Noi dobbiamo ricordarci che nel 2025 da aprile ad ottobre ad Osaka ci sarà un padiglione splendido per raccontarsi. Come si può far conoscere l’Italia agli occhi non solo del popolo giapponese, ma ai 30 milioni di visitatori se non attraverso le nostre tipicità? La nostra offerta sarà conosciuta in tutto il mondo. Questi appuntamenti, quindi, per noi del commissariato, sono momenti chiave che ci mettono in contatto diretto con le aziende. Per i nostri territori l’impegno a diventare internazionali è fondamentale».

Mario Andrea Vattani

Turismo, ma anche accoglienza. Infatti non è passata inosservata la presenza della delegazione Ucraina, ospite del comune di Fermo. «Siamo molto contenti di essere qui, grati per quest’accoglienza e l’invito ricevuto. Tipicità per noi è “diversità”, ma proprio in questo siamo uniti. Ognuno ha la sua tipicità è questo ci rende vicini. Poterci scambiare e mostrare le diversità che ognuno di noi possiede ha una grande importanza».

Globalizzazione quella cercata dalla manifestazione, ma senza dimenticare le origini e da dove si è partiti. «Sicuramente Tipicità da diversi anni persegue l’obiettivo di non essere autoreferenziale, ma di portare ovunque la nostra bellezza. Questo è possibile grazie alle relazione che negli anni abbiamo imparato a creare qui, ma che poi nel corso dei mesi coltiviamo e portiamo fin oltre i confini nazionali» spiega l’ideatore e direttore della manifestazione, Angelo Serri, volto storico dell’evento: «Questa è la vera forza: rimanere legati alle radici, ma portarle poi fuori e legarle alle grandi realtà straniere. Chiaramente le Marche allacciano grandi relazioni, qui c’è il mondo: l’Ucraina, la Francia, la Germania, Sudafrica e Gambia oltre al Giappone. Inoltre non bisogna dimenticare che ospitiamo otto grandi realtà che rappresentano altrettante regioni italiane».

All’appello non poteva mancare il “padrone di casa”, il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro: «Diciamo che Tipicità sta cambiando, abbiamo voluto, insieme a Serri e Monachesi, dare un taglio diverso alla manifestazione. Un taglio di una tipicità che esca da Fermo, vada nelle Marche, raggiunga l’Italia e, perché no, si affacci verso l’estero con dei risultati e delle collaborazioni molto importanti. Per noi significa che oggi qui vengono molte più persone da fuori, magari qualche locale in meno, ma per noi è molto importante questo perché facciamo conoscere la nostra città, il nostro territorio. Facciamo giungere visitatori a Fermo, facciamo conoscere le nostre realtà fuori, facilitando anche il turismo attraverso Tipicità”.

Taglio del nastro per Tipicità 2024, il Festival senza confini: «Punto di riferimento per tutte le Marche» (Le Foto)


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