Un lungo confronto, durato più di due ore, ieri nella sede di Confindustria Fermo, quello tra gli industriali del Fermano e l’assessore regionale Francesco Baldelli, per parlare di infrastrutture, dalle strade alla ferrovia. «Abbiamo chiesto all’assessore Baldelli questo incontro per fargli conoscere il pensiero del sistema imprenditoriale, di chi ogni giorno produce Pil partendo da un territorio che dal punto di vista infrastrutturale è decisamente svantaggiato» spiega il presidente di Confindustria Fermo, Fabrizio Luciani che ha guidato l’incontro a cui ha preso parte il Consiglio di presidenza.
«L’obiettivo, raggiunto, è stato quello di fargli comprendere le priorità e le carenze del Fermano, pur ringraziando l’assessore per alcuni importanti investimenti nella nostra provincia che valgono, ci ha spiegato, il 27% delle risorse del piano di sviluppo infrastrutturale Marche 2032».
Cinque le priorità che Luciani ha posto a nome degli imprenditori di Confindustria Fermo: la Pedemontana; il collegamento mancante tra Servigliano e Campiglione; il ponte tra la nuova Lungotenna e la Faleriense; la terza corsia dell’A14; l’alta velocità.
«L’assessore Baldelli non ha evitato nessuno dei punti. Ci ha spiegato, con tanto di slide, i vari passaggi tecnici e gli investimenti previsti. Posso dire – riprende Luciani – che è stato chiaro e onesto, anche dove non abbiamo condiviso il risultato».
Il progetto più avanzato è quello della Pedemontana: «Una priorità per la giunta Acquaroli che ha stanziato ingenti risorse, collaborando anche con il commissario alla ricostruzione Guido Castelli. Il collegamento dei Sibillini, una volta raggiunta Ascoli Piceno, sarà prolungato fino all’imbocco dell’A24 a Teramo attraverso due bretelle. In questo modo – prosegue il presidente di Confindustria Fermo – si ridurrà il traffico lungo la costa».
Mare-monti: «Una questione più complessa, che viaggia a più velocità. Baldelli ci ha garantito che non appena saranno completati i due tratti già finanziati, ovvero la Amandola Servigliano e il tratto da Porto Sant’Elpidio a Campiglione, si pianificherà il pezzo mancante. La volontà della Regione è quella di realizzare una strada a scorrimento veloce, una carreggiata unica da dieci metri. Intanto, se non ci saranno intoppi, bretella e ponte che collegheranno il casello dell’A14 alla Lungotenna saranno completati entro il 2027 con grande beneficio per l’area industriale di Fermo e l’interno della provincia».
Faleriense: «Abbiamo chiesto all’assessore se fosse possibile prevedere un ponte di collegamento dalla Lungotenna al tratto di Faleriense tra Monte Urano e Sant’Elpidio a Mare. Onestamente ci ha chiarito che al momento non è previsto, si vuole valutare l’effetto della nuova viabilità. Ma non ha escluso la possibilità di un’opera infrastrutturale in zona parchi fluviali, se ritenuta necessaria».
Terza corsia. «A livello regionale saranno realizzati tre nuovi caselli, da Pesaro a quello di Potenza Picena. Per quanto riguarda il tratto Fermano-Piceno, la regione sta dialogando con Società Autostrade per definire progetto e quindi il finanziamento. Quello che è certo è il percorso: ampliamento da Porto Sant’Elpidio a Pedaso sulla rete esistente. Da lì, le attuali quattro corsie diventeranno il tratto di A14 verso nord, mentre le tre corsie verso sud verranno realizzate a distanza di circa 300 metri, per 11 chilometri attraverso gallerie per ridurre l’impatto ambientale».
Alta velocità: «Questa – ammette Luciani – è la partita più complessa anche se definita ‘fondamentale’ dall’assessore Baldelli. Si gioca su più tavoli, incluso quello europeo dove già si è mossa la Svem del presidente Santori La Regione attende la conferma che il corridoio Ten-T per le merci diventerà anche una rete ferroviaria per passeggeri, favorendo così lo sviluppo dell’alta velocità fino in Puglia. Una volta chiarito questo piano di sviluppo, si valuterà il futuro dell’attuale ferrovia, che potrebbe essere destinata al ruolo di metropolitana di superficie. Ma è troppo presto per parlarne».
«Il consiglio di presidenza è rimasto «favorevolmente colpito» dai chiarimenti dell’assessore regionale alle Infrastrutture che si è detto disponibile a ulteriori incontri: «Baldelli ha apprezzato il nostro approccio costruttivo. Noi vogliamo il meglio per i nostri associati e la Regione ha lo stesso obiettivo: superare il gap infrastrutturale di alcuni territori come il nostro, altrimenti saranno le Marche a rimetterci» conclude Luciani.
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