Nuova linfa per l’Ecomuseo della Valle dell’Aso. Un nuovo socio, un calendario unico degli eventi e tanti progetti per rilanciarne l’attività.
Un 2024 nato sotto i migliori auspici per l’Ecomuseo della Valle dell’Aso e delle sue identità, una associazione che raccoglie al suo interno ben 12 Comuni della media e bassa valle (Altidona, Campofilone, Moresco, Monterubbiano, Ortezzano, Monte Rinaldo, Montefiore dell’Aso, Carassai, Pedaso, Petritoli, Montalto Marche e Monte Vidon Combatte), tre Proloco (Altidona, Ortezzano e Montefiore dell’Aso), il Circolo Legambiente Fermano, le associazioni culturali Altidona Belvedere e Gusti&Sapori e, da quest’anno, la Società Mondomini di Campofilone.
«Quest’ultima, con un importante investimento sul progetto “Mondomini – Percorso sensoriale tra gli Olivi e Centro di Interpretazione Territoriale dell’Ecomuseo”, si candida – rivelano dall’Ecomuseo – ad essere un punto di riferimento per quanto riguarda il mondo dell’olio Extra Vergine di Oliva con l’obiettivo di valorizzarne al massimo le straordinarie qualità. Ed a metà giugno è prevista l’inaugurazione dei nuovi spazi espositivi, perfettamente inseriti nel contesto dei 14 ettari e quasi 9.000 ulivi del podere. Altra importante novità del nuovo anno è la realizzazione di un calendario unico dei principali appuntamenti che la valle dell’Aso può offrire durante la stagione primaverile a residenti e turisti.
«Grazie alla regia dell’Ecomuseo – sottolinea il presidente Ercole D’Ercoli – siamo riusciti a coordinare e calendarizzare al meglio gli eventi organizzati sul territorio così da avere un quadro complessivo da proporre non solo ai residenti ma anche e soprattutto ai visitatori. Con la legge regionale 9 del 2022 la Regione Marche ha formalmente riconosciuto gli Ecomusei consentendoci quindi di avere un bilancio stabile e solido. Questo ci permette di ricominciare a progettare ed a sostenere iniziative come quella di compartecipare alle spese dei singoli appuntamenti proposti nel calendario primaverile. Inoltre è in fase avanzata un interessante progetto dell’associazione Belvedere di Altidona che prevede la realizzazione di una mostra e di un catalogo che ricostruiscano la storia della Valle dell’Aso attraverso scritti e fotografie storiche».
L’Ecomuseo si è finora dedicato prevalentemente a costruire rapporti con realtà esterne al territorio, in particolare con le Università (Macerata, Roma Tre, Alma Mater di Bologna, del Molise, etc), a partecipare a fiere e convegni sulle tematiche proprie degli Ecomusei, a proporre di regolamentare il settore sia a livello nazionale (attraverso la Rete nazionale degli Ecomusei) che regionale (con l’ottenimento del riconoscimento con legge nel 2022), a favorire e supportare la realizzazione di tesi di laurea sulla realtà della Valdaso, ad ospitare stage di giovani ricercatori, etc. Da quest’anno invece intende «calarsi maggiormente sul territorio proponendo e sostenendo attività di
immediata ricaduta e percezione senza, ovviamente, tralasciare la promozione fuori dalle mura amiche ad esempio attraverso il rilancio del progetto “Cucina a Regola d’Arte”. L’associazione Ecomuseo – conclude D’Ercoli – non conosce la crisi del “settimo anno” ma rilancia ed amplia le sue attività per fornire, in collaborazione con le tante realtà locali presenti sul territorio, il proprio fattivo e concreto contributo per la crescita della nostra bella Valle dell’Aso».
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