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«Occupati in crescita nelle Marche: +0,2% nel quarto trimestre 2023»

LAVORO - Alla fine di dicembre, nelle Marche gli occupati erano secondo Istat 647.043, con un aumento di oltre millecento unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un incremento dovuto solo alla componente femminile (+12.616 occupate, pari a +4,5% rispetto al IV trim. 2022) mentre tra gli uomini gli occupati calano di oltre 11mila unità (-3,1%).

Da sin. Paolo Silenzi e Paolo Longhi

Marche, occupati ancora in crescita nel quarto trimestre 2023 (+0,2%) grazie alla componente femminile (+4,5%) ai servizi (+4,1%) e all’occupazione dipendente (+0,8%). Alla fine di dicembre, nelle Marche gli occupati erano secondo Istat 647.043, con un aumento di oltre millecento unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un incremento dovuto solo alla componente femminile (+12.616 occupate, pari a +4,5% rispetto al IV trim. 2022) mentre tra gli uomini gli occupati calano di oltre 11mila unità (-3,1%). Questo quando emerso dai dati Istat elaborati da Confartigianato e Cna.

La crescita occupazionale è trainata dalla componente femminile e, sotto il profilo settoriale, dal terziario che, da solo, compensa seppur di poco il calo occupazionale dell’agricoltura, delle attività manifatturiere e delle costruzioni. Crescono i dipendenti e calano ulteriormente gli indipendenti.

Nelle Marche, dunque, secondo i dati Istat elaborati da Confartigianato e Cna, il quarto trimestre del 2023 ha registrato una nuova crescita del numero di occupati, 1.110 in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno prima, pari al +0,2%. Un dato positivo ma assai meno deciso di quello del trimestre precedente quando gli occupati in più erano stati oltre 20mila (+3,2%) rispetto allo stesso trimestre (il terzo) del 2022.  

La crescita degli occupati, dunque, prosegue anche nelle Marche ma è assai meno decisa rispetto al dato dell’Italia (+2,3%) e caratterizzata (come già nel trimestre precedente) dall’aumento dell’occupazionale femminile (+12.616 unità pari a +4,5%), dalla performance occupazionale dei servizi (+16.113 unità pari a +4,1%), che compensa il fortissimo calo dell’agricoltura (-25,5%) e quello di manifatture e costruzioni (rispettivamente -3,5% e -5,9%). 

Tra i servizi si segnala la crescita occupazionale di commercio, alberghi e ristoranti (+5.058 pari a +4,3%). Il numero degli occupati cresce grazie alla componente dei dipendenti il cui aumento (+0,8%) compensa l’ulteriore diminuzione degli indipendenti (-1,9%), effetto del ridimensionamento del numero di imprese attive che interessa da anni la regione.   

Cala ulteriormente nelle Marche il numero delle persone in cerca di occupazione: -4.388 disoccupati pari al -10,7% e il tasso di disoccupazione si abbassa fino al 5,4%. 

«Le micro e piccole imprese forniscono il contributo maggiore alla domanda di lavoro – sottolineano Paolo Silenzi, presidente di Cna Marche, e Paolo Longhi, vicepresidente di Confartigianato Marche – e in particolare quello più stabile. L’occupazione va sostenuta con ogni strumento possibile. Preoccupa il calo degli indipendenti. Auspichiamo un deciso impegno per sostenere gli sforzi degli imprenditori, alle prese con le minacce dell’inflazione e degli incrementi dei costi aziendali. Pesano anche l’elevato costo del denaro e delle materie prime. Servono politiche pubbliche a sostegno dei settori in difficoltà e delle piccole imprese che nelle Marche rappresentano la quasi totalità del  sistema produttivo. E’ una sfida sulla quale deve concentrarsi ogni iniziativa per non perdere un’opportunità di sviluppo per la nostra regione, per il nostro Paese».

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