facebook twitter rss

Nuova stazione radio di telefonia a Falerone, i residenti sul piede di guerra

FALERONE - La portavoce Silvia Enei: «Ci muoveremo per vie legali. Non siamo assolutamente d'accordo con questa installazione, non è possibile che venga inserita in un contesto rurale ed abitativo a due passi dalle case. Intanto abbiamo dato mandato ad un avvocato di seguirne gli sviluppi e capire se, alla base, il Comune possiede un piano antenne. Successivamente, procederemo con ogni mezzo plausibile per impedire che questo accada»

Un’antenna telefonica (foto di repertorio)

Una nuova antenna telefonica, in via di installazione, finisce nel mirino dei residenti. La segnalazione è giunta da parte di alcuni cittadini di Falerone, che hanno visto partire ieri mattina i lavori accanto alle loro abitazioni, in zona via della Pace, un alto palo appartenente ad una nota compagnia di telefonia mobile. I lavori sarebbero collegati all’installazione di una stazione radio base per la telefonia mobile cellulare rientrante nel bando Pnrr per la copertura di aree svantaggiate. Ma loro non ci stanno. «Non è possibile installare un ripetitore di quella portata a due passi dalle case – chiosa la portavoce, Silvia Enei – per di più in una zona verde in mezzo ai campi ed alla natura, esigiamo risposte dalle autorità competenti per ottenere chiarezza in merito». 

Nel lembo di terreno fra due proprietà private, in una sorta di passaggio, sta per essere installato il palo che sorreggerà, almeno stando alle informazioni in possesso dei residenti, un grande ripetitore telefonico. Residenti che si oppongono ed hanno chiesto spiegazioni al comune di Falerone, il quale non ha potuto fare altro che dichiarare e consegnare, dopo opportuna richiesta, gli atti che attestano la notifica di messa in opera del ripetitore stesso da parte della società privata.

«Ci muoveremo per vie legali – annuncia Enei – non siamo assolutamente d’accordo con questa installazione, non è possibile che venga inserita in un contesto rurale ed abitativo a due passi dalle case. Intanto abbiamo dato mandato ad un avvocato di seguirne gli sviluppi e capire se, alla base, il Comune possiede un piano antenne, fondamentale per permettere certi tipi di “intrusioni”. Successivamente, procederemo con ogni mezzo plausibile per impedire che questo accada».

Laura Cutini


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti