Malattie reumatiche e giovani: l’opera di sensibilizzazione di AMaR Marche con la dr.ssa Farina all’Ipsia “Ostilio Ricci” (Videointerviste)

di Silvia Ilari (foto e video Simone Corazza)

Mattinata informativa ed educativa per gli studenti, sul tema delle malattie reumatiche. Focus sulle diagnosi in età giovanile e sulle testimonianze dirette.  Un’aula magna gremita ha accolto i relatori dell’incontro organizzato da AMaR Marche. 

«La nostra scuola è da sempre molto sensibile a quello che è il percorso di salute e benessere dei propri studenti. Non è nuova, infatti, a iniziative che raccolgono le proposte dalle associazioni del territorio. Anche la prossima settimana avremo un nuovo incontro sulle tematiche oncologiche, per esempio»  ha esordito ai nostri microfoni Maria Cristina Miragliotta.

«Quando ci è stato proposto lo scorso anno un incontro specifico dedicato alle malattie reumatiche nei giovani, abbiamo risposto affermativamente, con piacere. Si tratta di patologie più subdole, meno note: sensibilizzare i giovani all’attenzione alla propria salute fa parte della nostra offerta formativa. Per quest’occasione, abbiamo avuto modo di conoscere esponenti validi del nostro territorio. Ci è piaciuta la modalità proposta con un team diversificato in ambito sanitario e non. Un vero e proprio arricchimento per i ragazzi. Il messaggio che vogliamo dare è che tutto ciò che di negativo possiamo vivere nella vita ha meno impatto, se vissuto in maniera condivisa» ha concluso. 

Come accennato da Miragliotta, al tavolo si sono sedute figure diverse, che hanno potuto fornire una visione a 360 gradi sull’argomento.

L’importanza di una diagnosi precoce è stata sottolineata dalla reumatologa Antonella Farina: «Talvolta piccoli segnali, piccoli sintomi che vengono trascurati, sono spesso il segno dell’esordio di una malattia. Prevenire è fondamentale. Così come una diagnosi precoce: solo in questo modo si riesce a curare patologie croniche che accompagnano il paziente per tutta la vita. Per esempio, negli sportivi può verificarsi il deterioramento della cartilagine che può portare a condizioni come l’artrosi». La dottoressa Farina ha portato proprio il caso clinico di un sedicenne, per mostrare l’importanza della prevenzione. 

Stella Rosi presidente di AMaR Marche, ha sottolineato: «L’informazione che facciamo ai ragazzi è fondamentale: intanto perché c’è un grande preconcetto intorno alle malattie reumatiche. Si pensa che colpiscano prevalentemente le persone anziane e, più in generale, gli adulti. In realtà non è così. Colpiscono anche i giovani e i bambini. È importante far capire che un mal di schiena che non passa, che ha determinate caratteristiche, potrebbe essere un campanello d’allarme. Fin dalla costituzione della nostra associazione, abbiamo voluto portare l’informazione nelle scuole per fare prevenzione». Rosi ha poi raccontato la sua difficile adolescenza dentro e fuori dagli ospedali, dopo essersi ammalata a cinque anni. Ha ricordato la diversa sensibilità che vigeva nella scuola, negli anni in cui frequentava la secondaria. I compagni la consideravano «fortunata» perché faceva tante assenze, mentre altri le facevano pesare la sua condizione. 

Difficili percorsi anche quelli di Ilaria Bini («Per dieci anni non ho saputo cosa mi stesse succedendo. A scuola portavo fasce da pugile intorno alle mani. Era l’unico modo per gestire un po’ il dolore») e Irene Testa («Mi è stato detto: sei ansiosa») entrambe con una diagnosi tardiva e associate Anmar Young. Ad accompagnare i ragazzi nelle riflessioni sul tema, al termine degli interventi, sono state Stefania Benatti e Letizia Pietraccini, rispettivamente counselor e consulente familiare.