di Marco Pagliariccio (foto-video di Federcio De Marco)
Sarà bastato il pungolo della Fiab, che nei giorni scorsi ha organizzato una pedalata con lo scopo di smuovere la questione? Difficile dirlo, sta di fatto che la Regione si è mobilitata per sbloccare l’impasse sulla realizzazione del ponte ciclopedonale sul Chienti. Oggi l’assessore regionale alla viabilità Francesco Baldelli, “scortato” dal consigliere Pierpaolo Borroni e dai sindaci di Civitanova e Porto Elpidio Fabrizio Ciarapica e Massimiliano Ciarpella, è infatti arrivato al cantiere per un sopralluogo e ha fatto un annuncio decisamente importante: quello della revoca dei lavori alla ditta che se li era aggiudicati e che non ha rispettato un cronoprogramma che delineava il termine per l’opera per maggio 2024.
«La ciclovia Adriatica è un progetto-bandiera della nostra Regione, ne siamo capofila – ha ricordato Baldelli – questo ponte è un tassello fondamentale per il completamento di tutta la zona sud, ma purtroppo abbiamo incontrato problemi tecnici che hanno costretto gli uffici regionali a delle interlocuzioni con la ditta che si è aggiudicata l’appalto, appalto che era stato consegnato ad aprile-maggio 2023 in contemporanea con il ponte che unisce Senigallia e Marotta-Mondolfo. A nord siamo stati più fortunati, il ponte tra qualche mese vedrà la luce, mentre qui ci sono stati ostacoli che stiamo superando con il decreto di revoca inviato proprio in queste ore. Il prossimo passo è l’avvio della procedura per l’assegnazione ad un’altra impresa. Per le ciclovie abbiamo messo a terra dal settembre 2020 circa 28 milioni di euro, realizzando oltre 70 chilometri di tracciati».
Ostentano fiducia in una nuova ripartenza entrambi i due primi cittadini. «Plaudo allo sforzo che la Regione sta facendo affinché l’opera possa partire – dice Ciarapica – un’opera importante come collegamento ma anche come riqualificazione dei luoghi, che va incontro a tematiche molto attuali: la transizione ecologica, la mobilità dolce, il turismo. Noi che amministriamo sappiamo che i problemi tecnici ci possono sempre essere in casi come questi, siamo contenti che sia stato sbloccato il cantiere». «Il ponte collegherà due città che hanno tratti simili, che hanno bisogno di comunicare e che lo vogliono fare ancora di più incentivando una mobilità dolce tra due realtà che già di per sé hanno bacini di popolazione importanti che in estate raddoppiano o triplicano – fa eco Ciarpella – è importante che si chiudano queste procedure di tipo tecnico, poi sono fiducioso che tutto andrà avanti nel più breve tempo possibile».
Entrando nei dettagli del cantiere, è certamente singolare che il ponte, sul lato civitanovese, sbucherà in un’area inquinata, tanto che da tempo sono state posizionate delle recinzioni per non far uscire le persone dal percorso.
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