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Elezioni 2024, Diego Mandolesi si candida a sindaco di Ponzano: «Avanti col nostro progetto civico»

PONZANO DI FERMO - Il candidato sindaco: ««Devo tutto alla stretta collaborazione con il sindaco. Anche lui sarà della partita. Il nostro è stato un rapporto di costante confronto e lealtà reciproca, elementi che caratterizzeranno anche il percorso futuro. Continueremo il percorso civico intrapreso cinque anni fa. Nei componenti della lista, prevarranno le capacità dei singoli, piuttosto che gli ideali collettivi. Poi, naturalmente ho legami con tutti gli esponenti politici del territorio, con figure di riferimento a livello regionale o nazionale ma sono rapporti d'amicizia e non politici. Nei piccoli comuni, il radicamento sul territorio è più importante. L'obiettivo è che la parte politica non prevalga»

Diego Mandolesi

Ponzano di Fermo al voto. Ufficializzata la candidatura a sindaco dell’attuale vice, Diego Mandolesi: «Metto il mio bagaglio amministrativo a servizio della mia comunità». Un progetto ampio quello che vuole perseguire Mandolesi. E della partita sarà anche l’attuale sindaco uscente, Ezio Iacopini.

La nuova lista è in via di definizione, vi saranno sia consiglieri uscenti che nuovi: «Saranno persone del territorio – fa sapere Mandolesi – che cercheranno di dare rappresentanza a tutte e tre le frazioni di Torchiaro, Capparuccia e Ponzano. Troveremo figure nuove, stimolate ma al contempo stimolanti per il nuovo percorso che inizierà. Stiamo portando avanti il progetto intrapreso e vogliamo proseguire. Io m’inserisco in questo percorso iniziato cinque anni fa, in un discorso di continuità ma con nuovi progetti da mettere in campo. La mia candidatura viene da una consapevolezza maturata in questi cinque anni, grazie all’esperienza maturata nell’aver ricoperto il ruolo di vicesindaco all’interno di quest’amministrazione».

E il rapporto con l’attuale sindaco, Ezio Iacopini? «Devo tutto alla stretta collaborazione con il sindaco – ha ricordato Mandolesi – che ringrazio per la fiducia e con il quale ho condiviso ogni scelta in questi cinque anni. Ha fatto sì che la mia vita amministrativa sia stata sempre in prima linea. Per questo, anche lui sarà della partita. Il nostro è stato un rapporto di costante confronto e lealtà reciproca, elementi che caratterizzeranno anche il percorso futuro».

Per Mandolesi si tratta di un discorso nato, si diceva, cinque anni fa e maturato nel tempo, al quale si è aggiunta l’esperienza in Provincia come consigliere (fra le sue deleghe provinciali, caccia, pesca, fondi del Pnrr ed enti locali), trasformandosi nella consapevolezza di voler mettere l’esperienza a servizio della sua comunità. «Ho un bagaglio da mettere a disposizione del mio paese – ha ripreso Mandolesi – in Provincia, Ortenzi mi ha fatto capire l’importanza di riuscire a dare a tutti una voce. All’interno dell’ente ho creato rapporti e legami che, attraverso la macchina amministrativa, si riflettono anche sulle scelte amministrative dei singoli Comuni, come ad esempio su viabilità, ambiente e scuole. È stata un’esperienza che mi ha fatto crescere».

Presto ci sarà il programma, quando la squadra sarà ben definita e in linea con le necessità percepite dal territorio, fatto di tre realtà diverse: «Capparuccia è molto dinamica -ha spiegato Mandolesi – con attività in crescita, una zona residenziale e un nuovo bacino alle porte di Campiglione. Abbiamo anche Torchiaro e Ponzano con bellezze storiche e artistiche alle quali dare risalto attraverso percorsi legati a turismo ed enogastronomia. Conosco pregi e debolezze di questo territorio che ho vissuto a 360 gradi e questa sarà la base da cui ripartire con un progetto elettorale».

Nato, cresciuto e vissuto nella comunità di Ponzano «ho fatto parte delle associazioni locali, -ha sottolineato Mandolesi- la mia candidatura arriva alle porte dei 37 anni che compirò il 6 giugno, tre giorni prima del voto. Ho un figlio di 19 mesi, essere diventato papà ha fatto sì che come amministratore io possa comprendere le necessità di una famiglia in termini di crescita di un bambino all’interno di una comunità».

Una lista civica oppure legata a Fratelli d’Italia? «Continueremo il percorso civico intrapreso cinque anni fa. Nei componenti della lista, prevarranno le capacità dei singoli, piuttosto che gli ideali collettivi. Poi, naturalmente ho legami con tutti gli esponenti politici del territorio, con figure di riferimento a livello regionale o nazionale ma sono rapporti d’amicizia e non politici. Nei piccoli comuni, il radicamento sul territorio è più importante. L’obiettivo è che la parte politica non prevalga».

Serena Murri



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