«Città nella morsa di microcriminalità e spaccio. Consulta sicurezza specchietto per le allodole» L’affondo del Pd

PORTO SANT'ELPIDIO - Il Partito Democratico: «In campagna elettorale il centrodestra aveva promesso di risolvere il problema sicurezza ma ad oggi l’amministrazione sembra incapace di tradurre le sue promesse in azioni concrete sul terreno»

«Sicuramente, fossimo nei panni di un elettore di centrodestra e della compagine che ha portato al governo di Porto Sant’Elpidio il Sindaco Ciarpella, oggi respireremo un’aria gelida di delusione, dal momento in cui proprio al primo punto del loro ampio programma vedevamo campeggiare la promessa di risolvere il problema sicurezza. Questa è stata una delle loro bandiere in campagna elettorale, una promessa di sicurezza che ha catturato l’attenzione di molti elpidiensi giustamente preoccupati». I dem di Porto Sant’Elpidio tornano a far sentire la loro voce sul tema sicurezza, in particolare riguardo la costituzione della Consulta.

«Tuttavia, mentre è passato ormai quasi un anno dall’appuntamento elettorale che li ha visti trionfare, emerge una realtà amara – aggiungono dal Pd – l’amministrazione sembra incapace di tradurre le sue promesse in azioni concrete sul terreno. Gli episodi di violenza, legati allo spaccio e alla microcriminalità continuano a prosperare nelle strade della città, lasciando i residenti e i titolari di attività commerciali vulnerabili e insicuri all’interno della nostra comunità. Oggi, apprendiamo la notizia della costituzione della consulta sulla sicurezza, che nasce con l’obiettivo di dare una risposta proprio a questo problema. Ciò nonostante, dalla prime dichiarazioni del neopresidente della stessa, Giampiero Di Stefano, parlando di affrontare le criticità, “se presenti”, ci sembra di intuire che forse il diretto interessato non ha ancora ben chiara la fotografia della situazione nella quale si ritrova, ad oggi, la nostra cittadina. Questo, ci porta a pensare che, come per l’omologa consulta al turismo, anche la gemella sulla sicurezza non sia altro che l’ennesimo escamotage per dare un riconoscimento a questo piuttosto che a quel candidato della coalizione del Sindaco. Resta quindi molto difficile per noi credere che questo organismo possa effettivamente contribuire alla risoluzione delle problematiche legate alla sicurezza, un tema di assoluta priorità per la vita di tutti noi: un’assemblea formata da rappresentanti dei quartieri, delle scuole, delle associazioni di categoria ed a figure della società civile che poteri di intervento ha per risolvere i problemi legati allo spaccio, alla micro-criminalità, ai furti che oramai avvengono quotidianamente a Porto Sant’Elpidio?»

«Vogliamo sperare che la costituzione di quest’ulteriore organismo non sia lo specchietto per le allodole dell’amministrazione comunale per bypassare quelli che invece ad oggi sono gli strumenti principali e stabiliti dalle normative per far fronte al problema sicurezza – concludono i dem -. Chi qualche anno fa lanciava slogan ed oggi ci amministra ha il dovere di affrontare seriamente la questione “sicurezza”: più presenza sul territorio, più controlli nei pressi delle ville, dei parchi, del centro città anche se capiamo bene l’imbarazzo dell’amministrazione che ha più volte evocato la tanta famigerata filiera istituzionale nell’apprendere, dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza di dicembre scorso che non sono previste unità di rinforzo delle forze dell’ordine nel fermano».


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