Quante volte ci è capitato di non riuscire a leggere qualcosa scritto di nostro pugno e avere qualcuno dietro che ci dicesse “chi non conosce la sua scrittura è un asino addirittura!”? È successo un po’ a tutti, ma a differenza di quello che il proverbio vorrebbe comunicare, una scrittura difficile non sarebbe il segno di una carenza di capacità intellettiva, ma a volte potrebbe derivare da un’impugnatura scorretta della penna.
A dircelo è la dottoressa in Pedagogia, Francesca Alesi, esperta nella rieducazione del gesto grafico e della corretta impugnatura.
«L’impugnatura corretta – ci riferisce la dottoressa Alesi – della penna o della matita, è fondamentale per lo sviluppo del bambino perché una presa scorretta del mezzo di scrittura comporta una tensione muscolare, una postura sbagliata, quindi una compromissione del gesto grafico. Una scrittura difficoltosa da comprendere per sé stessi e per gli altri, può produrre senso di scoraggiamento nel bambino con ricaduta sull’autostima e sull’andamento scolastico».
Pedagogista dal 2019, la dottoressa Francesca Alesi è appena tornata da Tirana dove è stata ospite della “Scuola Italiana a Tirana – Dante Alighieri” per svolgere un progetto di “rieducazione del gesto grafico” volto a dare agli insegnanti della scuola albanese gli strumenti giusti per poter supportare i propri studenti nel corso dell’apprendimento scolastico.
La scelta di frequentare la facoltà di Pedagogia per Alesi è arrivata quasi per caso. Nata e cresciuta in una famiglia di costruttori, i genitori avrebbero voluto che anche lei seguisse questo stesso percorso, ma la sua predisposizione per le materie umanistiche le hanno fatto scegliere una via completamente diversa, quella di Neuroscienze presso l’Università degli studi dell’Aquila prima, e di Scienze Pedagogiche a Macerata poi.
Dopo gli studi universitari è stata subito chiamata da un centro provinciale convenzionato Asur per seguire casi di dislessia, dove la richiesta per l’età evolutiva è molto importante, mentre ha potuto apprendere la pratica per la stimolazione cognitiva presso l’Istituto Santo Stefano durante la pandemia.
Pedagogista specializzata in età evolutiva e terza età, nello specifico, per la prima fascia di età si occupa di percorsi di potenziamento per i disturbi dell’apprendimento quali dislessia, discalculia, disgrafia, disortografia. Riguardo la seconda fascia d’età da lei seguita, invece, il suo ruolo è quello di esercizi rivolti a mantenere la mente attiva per l’età adulta e di stimolazione cognitiva personalizzata nei casi di demenza senile.
Nel mese di aprile il percorso professionale della dottoressa si arricchirà di una nuova tappa molto importante, quella dell’apertura di un centro neuro-psico-pedagogico tutto suo, all’interno del quale collaboreranno altre figure specialistiche che offriranno servizi di logopedia, neuro psicomotricità, osteopatia, psicoterapia e pedagogia.
Apertura prevista entro la fine del mese di aprile, ma ci sarà modo di raccontarvelo meglio.
Per informazioni contattare la dottoressa Alesi via mail al seguente indirizzo: alesi.francesca@gmail.com
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