di Elia Frollà
«In tutte le parrocchie la Settimana Santa è un tempo particolarmente intenso, per questo invito tutti a vivere in modo pieno e sentito questo periodo», così ha esordito questa mattina, ai microfoni di Radio Fm1, l’arcivescovo di Fermo, monsignor Rocco Pennacchio, presentando le iniziative ecclesiastiche previste per il Venerdì Santo, la Pasqua e il Lunedì dell’Angelo, rivolgendo un augurio a tutti i fedeli.
«Una cosa fondamentale – ha proseguito monsignor Pennacchio – è partecipare ai riti, alla liturgia, e farlo con la giusta disponibilità del cuore. Questo è il modo più efficace per entrare ed esperire al meglio il mistero della Pasqua. La Settimana Santa inizia con la Domenica delle Palme, da lì si entra nel clima concitato degli ultimi giorni della vita di Gesù».
Proprio per questo motivo a Fermo è in programma una serie di appuntamenti fondamentali. Proprio questa sera, infatti, come sottolineato dall’arcivescovo, «celebreremo, alle 21, dal quartiere di Tirassegno, una Via Crucis che si snoderà per le strade del quartiere coinvolgendo anche tutte le parrocchie del centro storico. Questo è un momento importante in cui la liturgia ci fa rivivere, come se fossimo presenti, la passione di Cristo. Si tratta di eventi che ci permeano dello Spirito Santo, che ci rendono più intimi a Gesù, morto e risorto per noi. La Chiesa oggi non celebra l’eucaristia perché si celebra la morte del Signore. È il racconto della sua passione: un momento di preghiera universale e di adorazione della Croce».
«Nella giornata di domani – ha continuato l’arcivescovo – si terrà la veglia. La liturgia in questo caso dura di più perché si racconta tutta la storia della salvezza attraverso le letture. Nella Domenica di Pasqua, invece, si terrà la messa in Duomo, alle ore 11,30. Così si chiude la tensione emotiva che ci ha visti vicini con un senso di liberazione. Il rischio di tutto ciò è che, terminato questo momento, non si raccolga il valore vero del tempo pasquale, che dura per 50 giorni. Anche in quest’ottica il Lunedì dell’Angelo è un giorno molto importante».
Inoltre, l’intervista in radio è stata anche l’occasione per raccontare l’incontro con il Santo Padre, avvenuto lo scorso 11 marzo. Occasione in cui, come da tradizione, i vescovi delle Marche sono stati ricevuti dal Papa per discutere su importanti temi di fede e raccontare la situazione delle proprie diocesi. «Ci sono state dedicate due ore e ciascun vescovo ha avuto la possibilità di esporre la situazione del proprio territorio di competenza. Il Santo Padre ci ha invitato a riflettere su alcune questioni decisive della contemporaneità, come aborto, suicidio assistito e omosessualità. Sempre in quella circostanza sono emersi, a mio avviso, i punti di forza che contraddistinguono la nostra diocesi, come la grande laboriosità delle persone e la loro umanità».
L’intervista si è chiusa con un augurio di buone feste ai fedeli. Monsignor Pennacchio ha infatti invitato a riflettere sul tema del sepolcro vuoto, luogo di incontro tra morte e vita. «L’incontro di queste due forze – ha concluso – contraddistingue la nostra vita: accanto alle esperienze mortificanti ce ne sono altre che suscitano un senso di rinascita. Questa dinamica agisce e ci accompagna già in questa terra. L’augurio è a non aver paura di queste morti che possono aprire uno sguardo ad una nuova vita».
IL MESSAGGIO DELL’ARCIVESCOVO PENNACCHIO PER LA SANTA PASQUA
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