di Matteo Achilli
Continua il nostro viaggio nelle strade dell’entroterra fermano. Dopo la sp 52 Montegiorgio, stavolta sotto la lente d’ingrandimento finisce la sp 42 Matenana, strada di collegamento tra la Valdaso e la Valtenna. Un percorso non certo adatto ai deboli di stomaco, lo diciamo subito.
Imboccato l’incrocio a Ponte Maglio, la strada presenta un asfalto fatiscente e ormai usurato dal tempo, con evidenti avvallamenti e qualche cedimento laterale. Curve a gomito non segnalate la fanno da padrona, portando gli automobilisti a rischiare il fuoristrada, soprattutto nelle ore notturne e durante le giornate di nebbia, come ci riferiscono alcuni abitanti, visto che nessuna segnaletica verticale avvisa del pericolo (certo, a monte ci devono sempre essere prudenza al volante e moderazione sull’acceleratore, perché in caso di incidenti è troppo facile dare la colpa alla strada).
Unica nota positiva la recente pulizia delle zanelle, con la quale provare a limitare i vari smottamenti che negli anni passati si verificavano ad ogni pioggia. Avvicinandosi al cuore Santa Vittoria in Matenano, che tra l’altro è sede della Croce Azzurra, la situazione è ancora peggiore, con la strada che circonda il centro storico, piena di buche e toppe, che stonano con il panorama mozzafiato che si può osservare affacciandosi dal marciapiede.
Lasciando il paese ci si catapulta in un mondo migliore, con asfalto nuovo di zecca e una segnaletica orizzontale marcata, come dovrebbe sempre essere. Arrivati al caseggiato di Curetta però, si ripiomba nell’incubo di una strada dissestata, tra fessurazioni a ragnatela, rigonfiamenti e rattoppi che si protraggono fino a Servigliano.
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