«Patrocinare un evento dove un tizio, conosciuto per le sue posizioni sulla storia delle Foibe? Proprio non ci siamo». A parlare è il consigliere comunale indipendente di Fermo, Gianluca Tulli, che ammette di aver atteso qualche giorno, da quando il caso è stato sollevato dal dirigente di CasaPound, Michele Sgariglia, «sperando che qualche assessore o consigliere di maggioranza prendesse pubblicamente posizione sulla questione ma ho dovuto registrare il silenzio più assordante».
«Mi corre l’obbligo pertanto, di fare delle considerazioni in merito. Da qualsiasi punto di vista la si valuti, l’amministrazione comunale ha fatto un grande scivolone e mette in mostra tutte le sue contraddizioni. È del tutto evidente la gravità del patrocinio da parte di un’amministrazione pubblica per un evento che si contrappone ad una verità storica sancita da una legge dello Stato con la istituzione del Giorno del Ricordo, ed è del tutto evidente la contraddizione della stessa amministrazione che nel giorno del 10 febbraio, presenzia la manifestazione del ricordo attraverso un suo rappresentante, assessore o consigliere, con tanto di fascia tricolore al collo. A questo punto l’amministrazione comunale esca da questa ambiguità e dia una spiegazione del perché è stato concesso il patrocinio o si affretti a revocarlo».
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