Urologia del Murri: «Trend in crescita, tecnologie all’avanguardia e alte professionalità» I numeri dell’unità operativa
SANITA' - I dati forniti dall'Ast sul reparto guidato dal direttore Yehia: nel 2023 sono stati eseguiti 1276 interventi chirurgici di cui 479 in regime di urgenza e 797 in elezione. Anche i dati relativi all’attività diagnostica mostrano numeri in costante aumento. L’attività di cistoscopia, esame rivolto alla diagnosi e alla prevenzione delle recidive del tumore vescicale, ha registrato nel 2023 un totale di 1541 esami svolti contro i 1328 eseguiti nel 2022. Anche l’attività di diagnosi del tumore prostatico ha visto un incremento delle prestazioni bioptiche: 250 esami svolti nel 2023 a fronte dei 234 realizzati nell'anno precedente
Prosegue il viaggio tra i reparti dell’ospedale Murri di Fermo. «Dopo aver presentato i dati dell’attività chirurgica che vedono l’Ast di Fermo fortemente attrattiva sul fronte della mobilità attiva anche extraregionale, e il punto – si legge in una nota proprio dell’azienda sanitaria fermana – su svariate Unità operative complesse, dalla Gastroenterologia alla Neurologia fino all’Oculistica passando per le importanti novità in ambito cardiologico, ora è il turno dell’Urologia».
Il reparto guidato dal direttore Mahmoud Yehia, stando a quanto riportato nella nota Ast, è in linea con il trend di crescita dell’Ast di Fermo. Unità operativa da “bollino blu” in ambito chirurgico, in cui si sposano tecnologie all’avanguardia e alte professionalità.
«L’attività svolta dalla nostra Uo di Urologia – spiegano dal reparto guidato dal dr. Yehia – risulta in costante aumento sia per interventi chirurgici svolti che per attività ambulatoriale. I pazienti che arrivano e scelgono la nostra unità operativa sono sia del Fermano che si altre province marchigiane e, negli ultimi anni, registriamo un aumento anche dei pazienti provenienti da fuori regione. Questo aspetto dimostra l’attrattività della nostra unità operativa che opera nel costante impegno di rendere la chirurgia sempre più moderna con l’acquisto di nuovi dispositivi. Un esempio: nell’ultimo anno è stato acquistato un nuovo laser per l’attuazione sia della chirurgia dell’Ipb (Iperplasia prostatica benigna) sia per il trattamento della calcolosi urinaria. Inoltre stiamo realizzando un percorso di crescita con la chirurgia laparoscopica e una modernizzazione dei dispositivi già in possesso per un aggiornamento del materiale chirurgico.
L’attività chirurgica viene svolta sia in elezione che per far fronte a situazioni di urgenza ed emergenza, nella costante volontà di attuare un servizio clinico quanto più completo possibile nei confronti dei nostri pazienti».
Questo comporta la realizzazione di interventi chirurgici soprattutto in ambito oncologico di alta complessità. Alcuni dati: nel 2023 sono stati eseguiti 1276 interventi chirurgici di cui 479 in regime di urgenza e 797 in elezione. Anche i dati relativi all’attività diagnostica mostrano numeri in costante aumento. L’attività di cistoscopia, esame rivolto alla diagnosi e alla prevenzione delle recidive del tumore vescicale, ha registrato nel 2023 un totale di 1541 esami svolti contro i 1328 eseguiti nel 2022. Anche l’attività di diagnosi del tumore prostatico ha visto un incremento delle prestazioni bioptiche: 250 esami svolti nel 2023 a fronte dei 234 realizzati nell’anno precedente. «Va ricordato che l’unità operativa di Urologia è accreditata come centro chirurgico di eccellenza “bollino blu” tra le sedi italiane nel trattamento del tumore prostatico» aggiungono dall’Urologia del nosocomio fermano.
L’impegno nei confronti del paziente però non si esaurisce solo in sala operatoria: «Cerchiamo – aggiungono dal reparto – di attuare una presa in carico in fase pre-operatoria e post operatoria al fine di ridurre al minimo la difficoltà nell’attuazione di esami e di visite. La nostra equipe lavora sempre più in modalità multidisciplinare, ovvero in stretta collaborazione con le altre figure professionali come l’anestesista, l’oncologo, il fisiatra e il radioterapista proprio al fine di realizzare una rete di assistenza e di supporto del paziente. Sebbene il lavoro sia tanto e con molte soddisfazioni non vogliamo fermarci bensì continuare nella realizzazione di nuovi progetti come l’incremento dell’attività laparoscopica, l’aumento dell’offerta di trattamenti chirurgici e la realizzazione di percorsi clinici sempre più multidisciplinari ed integrati».
L’equipe chirurgica è composta dal dottor Mahmoud Yehia (direttore), dai dottori Marco Cordari, Gaetano Donatelli, Francesco Catanzariti, Flavia Tombolini, Luca Leone, Maria Pia Pavia, Valentina Fioravanti, e Maria Vittoria De Angelis. Coordinatrice Infermieristica è la dottoressa Cinzia Acciarri.