«Nei territori del centro nord delle Marche, dove la sostenibilità non è stata scambiata per ideologia, ma come leva per lo sviluppo economico e sociale, la terza corsia è una realtà da più di un decennio. Non ci siamo riusciti nel sud delle Marche, dove la sostenibilità è stata scambiata per ideologia e le corsie sono rimaste due. Abbiamo vissuto nei giorni scorsi degli eventi nefasti, non possiamo più sostenere morti perché le infrastrutture presenti in quel territorio sono a fine vita progettuale. Basta con i “comitati dei no” a prescindere. Sì ad infrastrutture che uniscono e abbattono le diseguaglianze territoriali, generano sviluppo e aumentano la coesione tra persone e tra territori».
Lo afferma l’assessore regionale alla Viabilità e Infrastrutture Francesco Baldelli, che poi aggiunge: «La Regione Marche ha fatto la sua parte, allineando tutti i sindaci dei Comuni costieri del Piceno e del Fermano davanti a una ipotesi progettuale che prevede l’ampliamento in sede fino a Pedaso, mentre, per il successivo tratto fino a San Benedetto, la realizzazione di una variante leggermente arretrata rispetto alla sede attuale che costituirà le tre nuove corsie della carreggiata direzione sud con la riconversione dell’attuale piattaforma in una carreggiata direttrice nord a quattro corsie.
Ci aspettiamo di vedere l’opera, anche da realizzarsi per stralci funzionali, inserita nel nuovo piano industriale di società Autostrade per l’Italia, che verrà varato nei prossimi mesi. Noi abbiamo fatto la nostra parte – conclude – ci aspettiamo che Aspi faccia la propria. Dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme – dalla politica, senza appartenenze, alle associazioni di categoria, dagli ordini professionali alle nostre comunità – perché vengano completate queste opere infrastrutturali fondamentali per il Fermano, il Piceno e per tutte le Marche».
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