di Maikol Di Stefano
Sarà nuovamente il sindaco Moira Canigola, la candidata per il centrosinistra alle prossime comunali di Monte Urano. Una certezza, quella scelta dalla coalizione che vede al suo interno anche il Partito Democratico. Una sfida, quella alle prossime comunali, che vedrà opposta l’attuale primo cittadino all’editore Andrea Leoni, candidato con una lista civica che strizza l’occhio in maniera più che ammiccante alle realtà del centrodestra cittadino e regionale. Terzo della partita quel Claudio Moretti, vecchia conoscenza del centrosinistra cittadino e provinciale.
«Ho bisogno di forza, di avere una comunità vicina, perché questo è un momento particolarmente importante per me. Dopo un cambio di normativa che ha rivisto i miei programmi futuri di vita, si è aperta questa nuova porta con la possibilità di fare il terzo mandato. Scegliere di ricandidarmi ed essere qui oggi non è stata una cosa semplice – spiega la Canigola – Oramai psicologicamente e non solo, sapevo ed eravamo certi che questo sarebbe stato il mio ultimo mandato e che a giugno avrei dovuto lasciare la fascia di sindaco. Con la svolta arrivata a fine gennaio, sono cominciate le riflessioni. Tanti cittadini e persone normali, quelli con cui ho collaborato, ma anche solo chi mi ha conosciuto, mi hanno chiesto e spinto a prendere questa decisione. La stessa cosa hanno fatto i miei compagni di amministrazione, sostenendomi e standomi vicina. Abbiamo fatto, per prima cosa, una valutazione su chi volesse provare a rivestire questo ruolo. Devo dire che all’interno per tanti fatti, non c’è stato nessuno che ha espresso la propria volontà. Una scelta difficile anche dal punto di vista personale, io avevo preso la decisione di tornare alla professione e ad una vita familiare comune».
Una ricandidatura ponderata, dunque, per l’attuale sindaco, e nella quale un peso specifico lo hanno avuto i dieci anni vissuti e «l’affetto avvertito da parte della città. Sinceramente è stata una decisione che ho preso con un senso di responsabilità per la comunità monturanese. Abbiamo tanti progetti iniziati e che non abbiamo terminato, ecco perché a questa città debbo la mia ricandidatura. Io qui ho fatto una scelta voluta e che vogliamo portare avanti con la comunità. Abbiamo avuto dieci anni difficili, siamo entrati nel 2014 e nel 2016 abbiamo avuto il sisma che ci ha portato via la chiesa lesionata, il teatro e le scuole. Una serie di disavventure che ci hanno portato fuori dal programma e dall’idea che avevamo espresso. Ci siamo ricandidati nel 2019 e pochi mesi dopo la pandemia; quindi di nuovo abbiamo dovuto accantonare i nostri progetti e metterci a seguire la situazione sanitaria e di paura della nostra comunità. Un anno vissuto in lockdown con chiusura degli uffici e dell’attività, un altro anno e mezzo di fermo totale per la vita amministrativa. Al termine della crisi pandemica abbiamo ritrovato una società a pezzi, provata per tutto quello che ha portato la pandemia dal punto di vista economico e sociale. Abbiamo cercato di far ripartire il commercio, l’associazionismo e creato corsi di formazione».
Dieci anni di “amministrazione in emergenza” quelli vissuti da Moira Canigola come sindaco di Monte Urano. La voglia, ora, sta proprio nell’auspicio di vivere un possibile mandato amministrativo nella “normalità” quotidiana. Il tutto senza vivere come una sconfitta il fatto di non aver partorito, come realtà politica, un nuovo candidato al ruolo di sindaco. Anzi Canigola si presenta con una nuova lista dove, sicuramente, ci sarà anche «qualche figura uscente, saranno tre tra assessori e consiglieri» ammette il sindaco. «Vogliamo portare un’idea di programma e di amministrazione per aiutare questa comunità, una sfida che ci sentiamo di affrontare e per la quale mi sento la responsabilità di mettermi in gioco col mio modo di fare; senza clamore, social e uscite stampa. Però ci sono e ci sarò, perché in dieci anni abbiamo lavorato e continueremo a farlo. Sicuramente la domanda che tutti vi stareste facendo verte su due opere: la scuola e il cineteatro? Sono due punti importanti per la nostra comunità, la prima – spiega Canigola – perché rappresenta il nostro futuro. Su questo posso dirvi che abbiamo presentato il progetto all’ufficio della ricostruzione e a breve lo presenteremo alla cittadinanza. Un lavoro complesso, ma del quale siamo arrivati allo snodo decisivo. Per il teatro è stato consegnato il progetto di fattibilità e anche questo sarà presentato a breve. Abbiamo fatto tutto con estrema serietà e trasparenza e spero che tutto questo sia in qualche modo passato e trasparso alla città». Monte Urano, una delle ultime “roccaforti” del centrosinistra e su tale responsabilità il sindaco non si nasconde. «In parte sentiamo la responsabilità di essere ad oggi tra le ultime realtà di centrosinistra dell’area. Noi siamo sempre andati avanti con la forza dell’amministrare, le scelte, prendendo decisioni che sapevano interpretare la nostra comunità. Monte Urano è il più grande tra i Comuni di quelli che vanno al voto nel Fermano, ma comunque in confronto agli altri del circondario è relativamente piccolo. Io credo che i nostri concittadini sapranno scegliere al di là dei venti che soffiano forti, ma valutando il lavoro e la serietà delle persone». Sindaco uscente che non si sottrare nemmeno dal dire la propria riguardo ai suoi contendenti alle prossime amministrative. «Uno (Leoni) è nato a Monte Urano, ma vive a Montecosaro e al suo interno ha tante forze politiche omogenee, ma non vive la città. L’altro (Moretti) lo conosciamo, assessore con Giacinti, consigliere con la Paoloni a Magliano di Tenna. Oggi è volto di Forza Italia, ma si dice civico. Io lascio però sempre ai cittadini la possibilità di leggere e guardare le liste di ognuno per poi trarne le conclusioni».
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