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La Steat si promuove e cambia sede: «Comprato un terreno a Girola, bilancio ok con 400mila euro di attivo»

FERMO - Il presidente Ceroni tira le somme di un anno positivo: «Nuovi mezzi, più fatturato, ridotti i debiti, grazie alla Regione che ha sanato lo squilibrio verso il Fermano»

di Pierpaolo Pierleoni

Bilancio in attivo, nuova sede e investimenti dalla Regione per sanare lo squilibrio. La Steat si promuove, relazionando sul bilancio 2023, che, parola del presidente Remigio Ceroni, «evidenzia ottimi risultati, è giusto ringraziare chi ha contribuito ad ottenerli». A fianco del leader della società di trasporto pubblico locale c’è l’assessore regionale Goffredo Brandoni, presenti il presidente della provincia di Fermo, Michele Ortenzi, il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro e altri amministratori locali, i consiglieri regionali Marco Marinangeli e Andrea Putzu, la viceprefetta Alessandra De Notaristefani Di Vastogirardi, i componenti del Cda e svariati sindaci ed amministratori del Fermano.

Rimarca la solidità del Cda, Ceroni, annunciando qualche cambiamento all’orizzonte (è dimissionaria la vicepresidente Gioia Giandomenico), e sottolineando che «i conti sono migliorati, chiudiamo l’esercizio 2023 in attivo di 402mila euro rispetto al 2022 che aveva chiuso con un passivo di 417mila. Abbiamo avuto un incremento dei chilometri a disposizione grazie alla Regione. L’assessore Brandoni ha visto che il Fermano era penalizzato ed è intervenuto per un implemento. C’è stato uno sforzo importante per rinnovare il parco automezzi. Avevamo autobus che circolavano da 27 anni, ora avremo una flotta con età media dei mezzi di 9 anni, una delle più giovani d’Italia. Stiamo incrementando il personale, arriveranno assunzioni nei prossimi mesi. Il fatturato 2023 è di 12,1 milioni, meglio dei 9,4 del 2021 e dei 10,6 del 2022. Nel 2024 faremo ancora meglio».

La novità principale arriva sulla futura sede del deposito Steat. «La nuova sede – annuncia il presidente Ceroni – sarà a Girola, davanti allo scatolificio Valtenna. Ringrazio la proprietà che ce l’ha ceduta alla cifra di 2,5 euro a metro quadro, cifra a cui non si acquista neanche la terra agricola. Hanno fatto un autentico regalo alla comunità. Abbiamo già stipulato l’atto. Certo servirà tempo, non è un’operazione che si conclude in poco tempo, servirà un investimento importante e costruire con i tassi d’interesse attuali non è semplice. Dovremo farci trovare pronti coi progetti se ci saranno opportunità di finanziamento. Sul futuro di Santa Lucia valuteremo insieme al Comune che deciderà cosa fare una volta che ci saremo spostati. Speriamo di recuperare il costo inaccettabile dell’operazione sostenuta in passato dalla società. Nel 2023 quell’acquisto ci è costato 260mila euro di interessi».

Si rimarca l’intervento della Regione, che il mese scorso ha assegnato 312mila chilometri in più di servizi al Fermano, che serviranno tra le altre cose ad avviare la linea interna che da Monte Rinaldo e Ortezzano arriva a Fermo, passando per Monte Vidon Combatte, Petritoli, Monte Giberto e Ponzano. Sono 61 i nuovi mezzi acquistati, per un investimento di 7,5 milioni, di cui 4,8 pagati dalla Regione. Tutti mezzi a metano, come rimarca il direttore Alessandro Flori. L’assessore Brandoni nota la doppia anomalia marchigiana: «Le Marche sono da anni fanalino di coda in Italia per fondo nazionale trasporti. Anomalia interna è quella di Fermo, con stanziamenti troppo bassi rispetto alle altre province. Abbiamo negato l’intesa in sede di Conferenza delle regioni sul fondo nazionale dei trasporti, alla nostra regione basterebbero tra 15 e 18 milioni in più, un’inezia su un fondo da 5 miliardi. Per il rinnovo delle flotte la Regione investe 157 milioni in 10 anni».

Dalla politica, unanime il plauso alla gestione Ceroni. Per il presidente Ortenzi «si è rimessa la chiesa al centro del villaggio, la Steat è tornata ad occuparsi di quello che deve fare, il trasporto pubblico, non le feste né i parchi. Eravamo sicuri che ci sarebbe stata una svolta, oggi vediamo fatti concreti, riduzione del debito e una risposta importante dalla Regione per sanare uno squilibrio annoso». Squilibrio che, nota il presidente di Trasfer Adolfo Virgili, «si è iniziato a ridurre, e spero si prosegua, perché i nostri chilometri sono i meno pagati della Regione ed è giusto avere gli stessi corrispettivi di Pesaro e Macerata. Tecnicamente siamo i più bravi».

Anche il sindaco Calcinaro si complimenta: «Brandoni l’ho conosciuto da sindaco, è persona corretta ed equilibrata. Ceroni sta dando il massimo a questa azienda. Il nuovo parco mezzi è gratificante ed un gesto di rispetto anche per i conducenti». Dal viceprefetto un auspicio che «come per il trasporto, anche per altri settori, come le forze dell’ordine e la sanità, vi sia quel riequilibrio di cui questa provincia ha bisogno». Concludono i consiglieri regionali Marinangeli e Putzu: «Ceroni evidenzia attaccamento e voglia di far bene e sa investire correttamente le risorse. Il fatto nuovo è la risposta della Regione alle istanze del territorio» dice il consigliere della Lega, mentre per Putzu «non c’erano dubbi che Ceroni lavorasse al meglio. Giusto anche che si investa per potenziare il trasporto nei piccoli Comuni. Sono arrivati più fondi oggi rispetto a quando c’era un assessore del Fermano». Chiude, in collegamento telefonico, il governatore Francesco Acquaroli. «Investiamo per dare più opportunità al servizio pubblico. Le Marche sono state a lungo penalizzate nella ripartizione nazionale dei fondi, ci stiamo battendo per il riequilibrio che meritiamo». C’è anche l’ex direttore  Mario Pollicelli, che definisce Ceroni «Un padre anche severo, con cui ho avuto un rapporto forte e talvolta complicato, ma che ringrazio».


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