Fibrillazioni in casa Pd Amandola dopo le dimissioni. C’è chi conferma la fiducia al sindaco. Piermartiri: «Ora step obbligati poi sintesi»

AMANDOLA - Giovanni Annessi e Francesco Abrami: «Al sindaco Marinangeli è stato confermato il pieno appoggio con l'invito a sciogliere, prima possibile, la riserva». Il punto del segretario provinciale Pd

7 Aprile 2024 - Ore 10:12

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«Nella riunione dell’assemblea degli iscritti Pd di Amandola, svoltasi sabato 23 marzo scorso, la proposta di intraprendere, in vista delle prossime elezioni comunali, la strada di una diversa alleanza rispetto ai positivi 10 anni trascorsi, è stata respinta. L’assemblea ha riaffermato con forza la linea di proseguire la positiva decennale esperienza politica. I rilevanti risultati raggiunti per la città di Amandola dalla compagine di centrosinistra e di ispirazione progressista e democratica, guidata dal sindaco Adolfo Marinangeli, sono evidenti e sotto gli occhi di tutti». E’ quanto rimarcano Giovanni Annessi, da Francesco Abrami, membri del direttivo e della delegazione Pd, «e – specificano i due esponenti dem – dalla maggioranza assembleare Pd Amandola».

«Tale linea politica è stata poi riconfermata nell’incontro del 2 aprile scorso, a cui hanno preso parte la delegazione del circolo Pd di Amandola, il segretario provinciale Pd Luca Piermartiri, il sindaco e un’ampia delegazione del nuovo movimento civico formatosi recentemente in Amandola. Al sindaco Marinangeli – continuano – è stato confermato il pieno appoggio con l’invito a sciogliere, prima possibile, la riserva così da costruire una squadra di alto profilo, in grado di completare e proseguire, con slancio, nuove idee, competenza e concretezza, il percorso politico-amministrativo iniziato 10 anni fa». La loro nota arriva dopo la notizia delle dimissioni del segretario Pochini e del direttivo dem. Insomma c’è fermento in casa dem in vista della prossima tornata elettorale.

Luca Piermartiri

«La federazione Pd ha incontrato il circolo di Amandola in seguito a delle dinamiche che si sono consumate all’interno del Partito cittadino. E ha svolto il suo ruolo, ossia quello di cercare una sintesi. Dopodiché è successo che nel circolo si è arrivati alle dimissioni. Pochini le ha rassegnate così come una parte del direttivo per motivazioni loro, interne. Ora la federazione ha il dovere di applicare quello che prevede lo statuto del Pd e fare in modo che le regole statutarie vengano rispettate, che si possa giungere a quella sintesi che fin dall’inizio la federazione ha cercato. Tutto questo prima di qualsiasi altra cosa. Sul resto, ovviamente, sarà premura del circolo, una volta effettuati i passaggi obbligati, definire il tutto in merito alle elezioni amministrative».