Riaprirà presto al culto la Chiesa della Misericordia di Fermo. I lavori post terremoto, infatti, sono entrati nella fase finale per un importo totale di 650.488 euro.
«Restituiamo un altro luogo solenne alle comunità del sisma – conferma il commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli -. Il lavoro che stiamo portando avanti con l’Ufficio Speciale Ricostruzione e la Regione guidata dal presidente Acquaroli è imponente, impegnativo ma costante e passa anche attra verso la riapertura dei nostri beni di edilizia religiosa».
L’intervento, eseguito dalla Acciarri Costruzioni su progetto dello Studio Paci, prevede la riparazione dei danni, la riduzione delle vulnerabilità ed il miglioramento sismico dell’edificio situato in via Murri, vicino al convento omonimo.
La Chiesa della Misericordia è un edificio in muratura con pianta a croce latina, risalente al 1900 e co struito su iniziativa dell’Ordine degli Agostiniani Scalzi. I lavori si sono concentrati, tra le altre cose, su murature, copertura, campanile e solai.
Curiosità. Gli Agostiniani Scalzi sono presenti a Fermo fin dal 1614. Nel 1861, a causa della soppressione disposta dal governo piemontese, furono costretti a lasciare il convento e la chiesa. Il convento divenne un rudere e nella stessa area furono edificate le officine dell’Istituto Tecnico Industriale, mentre la chiesa fu demolita per far posto alle Carceri Giudiziarie. Il 3 ottobre 1898 fu posata la prima pietra ed il 22 settembre 1901 venne aperta la nuova chiesa, dedicata alla Madonna della Misericordia. Nello stesso giorno veniva scoperta l’immagine affrescata venerata dagli Agostiniani Scalzi che fu recuperata dalle macerie della vecchia chiesa.
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