Gobetti a Fermo, l’Anvgd contro l’amministrazione: «Da Calcinaro atteggiamento non corretto, chiuso ogni rapporto»

Elisabetta Sabatini e Orazio Zanetti Monterubbianesi

di Matteo Malaspina

«Abbiamo l’esigenza di raccontare quello che è successo perché in una settimana è stato fatto un passo indietro di oltre 10 anni». Con questa premessa, l’Anvgd è voluta entrare nel merito della questione che riguarda l’incontro con lo storico Eric Gobetti organizzato da Anpi con il patrocinio del comune di Fermo e lo fa raccontando la cronistoria della vicenda che ha portato a tante polemiche in questi ultimi giorni.

«Ricordiamo come Largo vittime delle Foibe nasce nel 2010 da una mozione votata all’unanimità da tutte le forze politiche. La manifestazione del 10 febbraio che commemora quel violento massacro è cresciuta ogni anno ed è diventata di carattere regionale – dice la vicepresidente della sezione Marche Sud dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Elisabetta Sabatini -. Vedere quest’azione da parte dell’amministrazione comunale ci lascia l’amaro in bocca perché non ha nessun senso patrocinare un evento Anpi con Eric Gobetti».

Sabatini racconta come si sono svolte le cose, con la prima locandina del 30 marzo e con l’intervento del sindaco Calcinaro il giorno dopo che ha chiamato il presidente Orazio Zanetti Monterubbianesi promettendo di cercare una soluzione. «Il primo cittadino ha proposta ad Anpi la presenza di Anvgd e di Unione Istriani al tavolo con lo storico, senza chiedere la nostra opinione. Anpi ha rifiutato e ha ritrattato dicendo che all’incontro non verrà tirato fuori l’argomento Foibe – continua Sabatini -. La nostra protesta però si basava sul nome del relatore . Abbiamo inviato materiale storico al sindaco ma non abbiamo avuto più una risposta. Domenica mattina è uscita una nuova locandina Anpi, ancora con il patrocinio del Comune e tutto ciò ci fa pensare che l’amministrazione abbia dato il consenso».

Mentre l’azione di Anpi «non ci stupisce perché non sono nuovi a queste provocazioni, come lo è stato l’incontro con Kersevan diversi anni fa, stupisce che un sindaco che deve decidere, invece, si limiti a temporeggiare tra trattative e silenzi. Non è l’atteggiamento corretto per chi ha lavorato da anni per la giornata del 10 febbraio». Sabatini spiega come non si tratti di ambiguità ma è «un chiaro modo di fare di Calcinaro che a noi non sta bene. Il ”no” al patrocinio andava detto il giorno dopo e laddove venga fuori un ripensamento dell’ultima ora non è accettabile».

Duro anche il commento del presidente Orazio Zanetti Monterubbianesi: «Il mio compito è apartitico e apolitico e non posso tollerare che associazioni come Anpi entrino nella nostra storia invitando in modo provocatorio un personaggio come Gobetti. Bisogna mettere un freno a questo. Si possono invitare storici che parlano di dinamiche e di situazioni ma non possono dare giudizi sul fenomeno delle Foibe. A livello nazionale sto cercando di creare un confine dove nessuno può entrare. Ci si deve fermare ai racconti, ma quando si parla della nostra storia, quella dobbiamo raccontarla noi».

Una vicenda che sicuramente lascerà degli strascichi tra l’amministrazione e l’associazione che minaccia di riflettere se la fiaccolata del 10 febbraio verrà fatta il prossimo anno a Fermo: «Se ci sarà, sarà senza il patrocinio del Comune. L’Anvgd dichiara chiusi tutti i rapporti con l’amministrazione e quando passeranno davanti a quella targa si ricordino quello che hanno fatto».

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