di Antonietta Vitali
Per tutti noi è il “Sommo Poeta” che accompagna, da sempre, l’ultimo triennio delle nostre scuole superiori con i cantici della sua Divina Commedia.
Viene considerato il padre della lingua italiana ma sono in pochi a sapere, ad esempio, che il suo vero nome era Durante Alighieri, ancora in meno a conoscere la sua vita da soldato, falconiere, massone appartenente alla confraternita dei Fedeli d’Amore (la stessa della quale fecero parte Raffaello e Leonardo).
Sono questi aspetti meno noti quelli ad essere raccontanti nel libro “La battaglia di Durante Alighieri”, scritto da G.P. Rossi, presentato sabato 6 aprile presso la Biblioteca Comunale di Petritoli.
La sinossi
Il libro comincia dopo la morte di Dante, quando due dei suoi quattro figli, Pietro e Jacopo, trovano un manoscritto segreto in cui si narrano le gesta di Dante nella battaglia di Campaldino e del periodo immediatamente antecedente a quest’ultima quando, cioè, gli viene affidata la missione della ricerca di una misteriosa arma segreta. I due, non sapendo come interpretare il documento, cercheranno l’aiuto del discepolo preferito del sommo poeta, Pietro Giardini. Nella storia narrata, Dante dovrà intraprendere un viaggio: nel suo tragitto per il Casentino sarà scortato da Cecco Angiolieri e Filippo Argenti, combattenti come lui nelle file guelfe, ma anche suoi acerrimi nemici. I tre si scontreranno contro strane fiere e pericoli nascosti, fino a raggiungere il castello di Borgo alla Collina dove Dante dovrà, insieme a un misterioso personaggio, rubare l’arma tanto agognata e che si dimostrerà essere molto più di un semplice manufatto creato dall’uomo. Dante e i suoi compagni, infine, si troveranno a combattere nella battaglia di Campaldino.
Si tratta di un mix tra realtà e finzione, un capitolo, posto alla fine del volume, segnala tutte queste particolarità che possono essere oggetto di approfondimento. «Volevo con questo romanzo, parlare di qualche cosa che non era il solito Dante» sono state le parole dell’autore G.P. Rossi durante la presentazione. Romano ma di origini marchigiane per parte di madre, quella della scrittura e del giornalismo sono due passioni che coltiva da sempre con grande impegno. All’evento, organizzato dal Comitato Biblioteca Comunale di Petritoli con la partecipazione dell’assessorato alla cultura del Comune di Petritoli erano presenti anche la moglie dell’autore, Marta (petritolese doc) e la loro piccola Giulia.
«Questo romanzo storico – le parole di Daniela De Carolis, consigliera comunale con delega alla cultura del Comune di Petritoli – ci svela Dante attraverso la scoperta di dettagli che ce lo fanno apparire più umano, con le sue passioni, le sue debolezze, le sue aspettative, le sue ambizioni». «Un’attività – ha riferito Marina Pistolesi del Comitato Biblioteca – quella della nostra biblioteca davvero incessante. Con quella odierna siamo alla quinta presentazione di libri e stiamo pensando ad organizzare dei pomeriggi dedicati agli adolescenti anche proprio per studiare presso le nostre sale».
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