«Nel suo girovagare in lungo e il largo per l’Italia, più impegnato nella campagna elettorale del suo partito per le elezioni europee che non a occuparsi dei delicati temi riguardanti il suo ministero, Matteo Salvini non perde occasione di fare propaganda spingendo sul suo attuale cavallo di battaglia, ovvero il Ponte sullo Stretto, di cui è bene ricordare come in passato sia stato uno dei più integerrimi oppositori. Neanche una parola, invece, sul completamento della terza corsia della A14 nel tratto marchigiano, che continua a essere teatro di indicibili disservizi per gli utenti e persino di drammatiche tragedie. Eppure, non più tardi di un paio di anni fa, fu l’allora ministro Giancarlo Giorgetti, anche lui della Lega, a dichiarare come le Marche fossero una delle regioni più irraggiungibili d’Italia. Evidentemente pure Giorgetti, il quale oggi siede a fianco di Salvini nel governo Meloni, ha dimenticato il drammatico quadro in cui versa il tratto autostradale della A14 da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto del Tronto e preferisce assecondare lo scellerato populismo di Salvini sostenendo un’opera che non solo da oltre un secolo continua a mangiarsi importanti fette del bilancio statale, ma che è anche ragionevole pensare che non verrà mai realizzata». A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti.
«Da anni ci battiamo per questo intervento funzionale sia al sistema economico del sud delle Marche che al potenziamento della sicurezza nella circolazione dei veicoli – aggiunge Cesetti – ma le richieste degli enti locali sono sempre andate a sbattere nell’indifferenza di Società Autostrade e dei governi nazionali che si sono succeduti. Quello della destra di Meloni e Salvini non fa eccezione. Nessuno dei tanti atti formali redatti negli ultimi anni ha trovato il necessario ascolto, neppure l’inserimento della realizzazione della terza corsia da Porto Sant’Elpidio e Pedaso nell’accordo di programma dell’Area di crisi complessa sottoscritto dal governo e dalla Regione Marche nel 2020, nonostante l’intervento figurasse all’interno del dossier “Priorità strategiche della Regione Marche” che presentai al governo in qualità di assessore regionale con delega all’Area di crisi».
«Oggi però – conclude il consigliere dem – siamo al totale paradosso. Mentre si continuano a gettare via centinaia di milioni di euro per il Ponte sullo Stretto, nelle Marche, complice il silenzio della giunta Acquaroli, Meloni e Salvini non sono riusciti neanche ad adottare i provvedimenti necessari a garantire la massima sicurezza della percorrenza di questo tratto autostradale al fine di scongiurare tragedie come quella avvenuta nei pressi di Grottammare nel febbraio 2023 e quella dei giorni scorsi all’interno della galleria Vinci, nel territorio di Cupra Marittima».
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