«Si è svolto in un confronto sereno e serio il consiglio comunale aperto in tema di sanità pubblica riferita al nostro territorio, si è votato all’unanimità il documento condiviso fra maggioranza e minoranza dove si ribadivano con estrema determinazione i punti toccati dal comitato dei Sindaci della nostra provincia». A dirlo è il consigliere comunale dem Paolo Nicolai.
«Con l’occasione – aggiunge Nicolai – si è voluto rimarcare che oltre ad una diffusa percezione negativa della qualità della sanità regionale da parte dei cittadini marchigiani, c’è un giudizio di parificazione del rendiconto generale nell’esercizio 2022 della Regione Marche pubblicato a Dicembre 2023 oltremodo negativo con una dura critica del Collegio dei Revisori dei Conti nel parere del bilancio 2024/2026 della Regione Marche: ”la sanità marchigiana è per i privilegiati, tutt’altro che universale”. Quindi una censura registrata da un Organismo istituzionale che individua nelle Liste di Attesa un vulnus organizzativo importante che evidenzia soprattutto che non bastano solo i soldi ma servono idee e programmazione, prerogative che l’amministrazione regionale non possiede. Una programmazione che non fa più dire nulla su: reti Cliniche, sulla emergenza, sulle case della salute, sugli ospedali di comunità, sulle cure intermedie, sui centri dei disturbi alimentai, sulle residenzialità per svantaggiati. La Riforma ed il Piano Socio Sanitario dell’agosto 2022 doveva servire a perequare i territori, anche con le economie derivate dalla soppressione dell’Asur trasformate in Ast, superando la ripartizione storica delle risorse, in termini di posti letto, di applicazione completa del Decreto Balduzzi; ad oggi siamo preoccupati e non vediamo miglioramenti nella spessa e nei servizi. Nell nostra area mancano importanti servizi di diagnostica: anatomia patologica- molecolare- istochimica- PET- radiologia interventistica e specialità importanti come Pneumologia e Ematologia; inoltre le attese sono lunghe per interventi Chirurgia. Il reparto oncologia è senza posti letto dedicati con attese lunghe per la presa in carico ed a volte interruzione della attività ambulatoriale.
Come centrosinistra, con il consigliere regionale Fabrizio Cesetti, ieri abbiamo annunciato un emendamento per presentare ed impegnare su tale dispositivo il consiglio regionale ed il Presidente Acquaroli; che con molta schiettezza ed onestà intellettuale ha ribadito che probabilmente non farà votare l’ordine del giorno che l’assise comunale di Fermo ha licenziato ieri».
«Come ho ribadito nel consiglio comunale l’unanimità dell’odg presentato – conclude il consigliere del Pd – impegna anche tutti noi consiglieri ed il nostro Sindaco nei confronti dei cittadini a lavorare perché questi punti vengano difesi e soddisfatti. Ringrazio il Presidente dell’assise comunale Francesco Trasatti per l’organizzazione».
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