Risiede a Fermo il giovane fermato dai carabinieri perché ritenuto responsabile dell’assassino della ragazza il cui corpo senza vita è stato trovato in una chiesetta sconsacrata in provincia di Aosta.
Il ragazzo, S. T. le iniziali, 21 anni, di nazionalità italiana ed origini egiziane, è stato arrestato lunedì a Lione ed è sospettato di omicidio. Secondo l’autopsia, la ragazza, di origini francesi, è stata uccisa a coltellate. L’efferato omicidio è avvenuto a Equilivaz, il borgo ormai disabitato da cent’anni a La Salle, piccolo Comune tra Aosta e Courmayeur, dove venerdì una ragazza francese di 22 anni è stata trovata morta, uccisa con una coltellata alla gola.
Dopo il delitto l’italo-egiziano sarebbe fuggito in Francia dove è stato fermato.
Stando a quanto emerso nel corso delle indagini il ragazzo la scorsa settimana avrebbe accompagnato la giovane a La Salle, in provincia di Aosta, dove stavano cercando una casa abbandonata. Secondo i carabinieri dopo la morte della ragazza, l’italo-egiziano è tornato in Francia attraverso il traforo del Monte Bianco prima di essere fermato a Lione.
Il giovane arrestato ieri sera su richiesta della procura di Aosta che lo sospetta dell’omicidio, stando a quanto riportato dall’Ansa, era già ricercato dalla fine di marzo per “violazione del controllo giudiziario” e sarà processato a Grenoble nelle prossime settimane per atti di violenza avvenuti nei mesi scorsi. Il ragazzo era stato visto, in base ad alcune testimonianze, assieme alla vittima nella zona di La Salle, nei pressi del villaggio abbandonato di Equilivaz dove si trova l’ex chiesetta dove è stato trovato il corpo della vittima. Gli inquirenti non scartano l’ipotesi che la coppia fosse proprio alla ricerca di un borgo abbandonato: lo chiamano “urbex”, è un’esplorazione urbana che consiste nell’avventurarsi in strutture e edifici in rovina. Una sorta di turismo nei ruderi fantasma che attrae soprattutto i giovanissimi. Cosa sia accaduto lassù, in mezzo alla boscaglia che nasconde quello che resta di una decina di case in pietra, ancora non è chiaro. L’autopsia lascia pochi dubbi: la vittima è stata colpita frontalmente al collo e all’addome con un coltello. E’ escluso che si sia auto-provocata le ferite. Il decesso, che risale ai giorni a cavallo tra marzo e aprile, è stato causato da un’emorragia: in pratica è morta dissanguata. La felpa beige che indossava era intrisa di sangue proprio sotto la gola. Sulla base di questi elementi la procura di Aosta ha aperto un fascicolo per omicidio.
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