A Fermo, città dove ha vissuto per anni, alcuni suoi coetanei, lo descrivono come un ragazzo tranquillo, alla moda, sorridente. Insomma nessuno poteva credere che il 21enne Teima Sohaib, italo-egiziano-marocchino (ha tre cittadinanze) originario proprio del nostro capoluogo di famiglia, dove ha vissuto per anni con alcuni familiari, finisse agli arresti con l’accusa, pesantissima, dell’omicidio-femminicidio di Auriane Nathalie Laisne. La 22enne di origini francesi (di Saint Priest, nell’area metropolitana di Lione) è stata trovata senza vita in una chiesetta diroccata e sconsacrata nei boschi di La Salle, in provincia di Aosta. E per quell’efferato delitto il 21enne, perpetrato verosimilmente tra il 26 e il 27 marzo, è stato bloccato in Francia dai carabinieri.
Teima Sohaib è nato a Fermo da padre egiziano e madre marocchina. Appresa la notizia, i familiari si sono detti disperati e sconcertati, oltre che increduli. Così pure alcuni conoscenti: «Un ragazzo tranquillissimo, mai nessun litigio, mai alcuna rissa». Teima da anni non viveva più a Fermo, si era stabilito a Grenoble, ma era solito tornare a trovare i familiari che ancora sono in città. L’anno scorso era rimasto a Fermo per alcuni mesi. L’ultimo passaggio nel nostro capoluogo di provincia il mese scorso. Studia da dentista e anche nell’ambito accademico-lavorativo viene descritto come un ragazzo per bene, volenteroso, educato e anche preparato. Ha infatti frequentato l’istituto professionale di odontotecnica a San Benedetto del Tronto per poi trasferirsi, si diceva, a Grenoble, in Francia, per continuare i suoi studi in odontoiatria.
A Fermo il suo nome era finito, nel 2009, al centro delle cronache cittadine per la mobilitazione di alcuni familiari per far sì che tornasse dall’Egitto in città. E così, in effetti, era stato. Oggi è sospettato di aver ucciso Auriane Nathalie Laisne con un fendente. Ci sarebbero, infatti, alcuni testimoni che lo hanno visto insieme alla vittima in Valle d’Aosta, proprio nella zona di La Salle, nei pressi del villaggio abbandonato di Equilivaz dove si trova la chiesetta in cui è avvenuto il macabro ritrovamento del corpo della 22enne. Sembra che i due stessero facendo “urbex”, una pratica turistica in voga tra le nuove generazioni, che spinge a cercare borghi abbandonati e edifici diroccati. Cosa sia avvenuto in quella chiesetta è ancora tutto da definire, quali fossero i rapporti tra Teima e Auriane anche. Resta la tragedia di una giovane morta a causa un’emorragia provocata da ferite al collo e all’addome inferte con un coltello.
g.f.
Risiede a Fermo il presunto assassino della ragazza uccisa a La Salle
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